ANALIZZATE LE PROBLEMATICHE CHE RITARDANO LA IMPORTANTE INFRASTRUTTURA

Consiglio straordinario, sentito e partecipato, per discutere lo stato dell’arte del raddoppio della Ragusa-Catania.

Convocato su richiesta scritta dei consiglieri Raffaele Schembari, Salvatore Moltisanti, Ignazio Abbate, Franco Poidomani, Bartolo Ficili, Fabio Nicosia, Giuseppe Mustile, Vincenzo Pitino e Ettore Di Paola, il Consiglio provinciale ha analizzato le problematiche che ritardano l’iter burocratico conclusivo della infrastruttura stradale attesa, oramai da decenni, dalla popolazione iblea.

La seduta del Consiglio, presieduta da Giovanni Occhipinti, ha avuto inizio con l’intervento di Raffaele Schembari che, nella sua qualità di presidente della terza Commissione consiliare, ha spiegato le ragioni che hanno spinto i consiglieri di vari gruppi a sottoscrivere la richiesta di convocazione urgente di un Consiglio straordinario. Schembari ha descritto le incredibili attuali condizioni della vitale arteria stradale e la tragica pericolosità della stessa che provoca, ogni anno, decine di vittime, oltre a rallentare il corretto e legittimo sviluppo economico della nostra provincia, ritenendo, a questo punto, una necessaria e immediata presa di posizione del Consiglio provinciale a fianco del Comitato ristretto per la SS 514 presieduto dal presidente Franco Antoci. A spiegare i vari passaggi ci ha pensato proprio il presidente della Provincia Antoci, che ha elencato tutti gli ostacoli e i ritardi, alcune volte senza giustificazione, dell’iter istruttorio che ancora non è giunto alla sua definitiva conclusione. Antoci ha comunicato che, in questo momento, si attende la firma di approvazione del Ministro Tremonti dello schema di concessione e gestione della Ragusa-Catania. Il Ministero dell’Economia è stato chiamato per la prima volta a dare il proprio parere sulla formula di gestione in project financing per una strada, e questo ha comportato un ritardo nel rilascio dell’autorizzazione. Ottenuto il visto l’atto ritornerà al CIPE e alla Corte dei Conti ma, contemporaneamente, l’ANAS potrà emettere un bando d’interesse per la costruzione e gestione della strada, un gestore che potrebbe essere anche differente dalla società che ha realizzato lo studio e la proposta iniziale. Franco Antoci ha ribadito che il vantaggio di questo meccanismo sta nel fatto che la società aggiudicataria potrà iniziare immediatamente i lavori di realizzazione, in quanto il progetto approvato è già esecutivo e  tutti i permessi sono già stati ottenuti preventivamente. Il presidente della Provincia ha poi evidenziato che dai recenti incontri avuti con il governatore Lombardo, si sia allontanata la preoccupazione che la Regione siciliana revochi il cofinanziamento della strada, ma non per questo è venuta meno l’attenzione e la decisione di attuare una azione di protesta prevista per il 7 marzo prossimo.

Subito dopo l’intervento di Antoci il presidente Occhipinti ha concesso la parola ai  consiglieri: Giuseppe Mustile (Sel), Sebastiano Failla (Forza del Sud), Angela Barone (Pd), Ignazio Abbate e Salvatore Moltisanti (Gruppo Misto), Rosario Burgio (Mpa), Vincenzo Pitino e Silvio Galizia (Pdl), Bartolo Ficili (Udc), Giovanni Iacono (Idv). Tutti, indistintamente, hanno convenuto di attuare azioni di protesta, anche con manifestazioni a Catania, Palermo e Roma, per fare pressioni sui tre interlocutori principali, Regione, Stato e ANAS, affinché si arrivi al più presto all’inizio dei lavori della Ragusa-Catania, assicurando, nel contempo, l’appoggio del Consiglio provinciale a tutto quanto il presidente Antoci riterrà necessario effettuare per uscire dal tunnel della burocrazia. Franco Antoci si è detto disponibile a collaborare con il Consiglio sulla base di una piattaforma comune di iniziative, da intraprendere urgentemente nelle opportune sedi.

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