AMICI DI MARIA DE FILIPPI

In passato le sedute dedicate alla cosiddetta attività ispettiva erano considerate di secondaria importanza, oggi, con la latente attività consiliare, diventano oggetto di discussione e occasione per esplorare la ‘vita’ comunale di sindaco, assessori e consiglieri. Si viene così a sapere che, da parte degli appartenenti al Movimento 5 Stelle, è partita una richiesta di verifica, una eccezione all’articolo del regolamento riguardante la composizione delle commissioni, al comma 3 dell’articolo 2, perché si vuole trovare, a tutti i costi, il cavillo per evitare di sancire di essere minoranza in tutte le commissioni, a seguito della scissione del gruppo di Ragusa Domani che ha determinato la creazione del gruppo misto a cui aderisce la Marino.

Si apprende anche che, in settimana, i grillini si riuniranno per scegliere il nuovo capogruppo in ossequio ai regolamenti interni del movimento che vogliono la rotazione delle cariche ogni tre mesi.

Per il resto quattro ore di sterile attività, dominata in apertura dalle comunicazioni, poi dagli interventi dell’amministrazione per poi chiudere con le interrogazioni, fra assessori e consiglieri che si andavano via defilando per l’ora tarda.

Sulla cattedra il Presidente Iacono che appare sempre più come un professore di liceo catapultato in una scuola rurale, fra allievi di diversa età, di diversa formazione e di diversa preparazione culturale.

Dopo un minuto di silenzio dedicato ai migranti che hanno perso la vita nel tragico tentativo di sbarco sulla spiaggia del Pisciotto, si parte con gli interventi dei consiglieri.

Gianluca Morando ripropone l’esigenza di dedicare attenzione alle problematiche dei nidi familiari, sollecitando la necessità di un incontro per regolamentare la convivenza delle diverse strutture, comunali e private, stigmatizzando il mancato riscontro alla sua richiesta di convocazione della commissione competente.

Angelo La Porta è stato un fiume in piena che, nei 10 minuti a sua disposizione ha fatto esondare tutte le problematiche fin qui emerse nel mare di immobilismo che, secondo il suo parere, avrebbe caratterizzato questo inizio di amministrazione: nessun problema nuovo, il mancato rinnovo degli abbonamenti per i pendolari, la mancanza di refezione nelle scuole materne, l’appalto degli scuolabus in proroga, la riduzione dei posti negli asili nido, le procedure poco chiare in tema di raccolta differenziata e di centri comunali di raccolta, sullo sfondo di una attività assai limitata, senza convocazioni di commissioni e di consiglio, dove non è arrivato nessun atto di giunta, con una commissione che ancora, dopo tre mesi dalle elezioni, aspetta di vedere eletti Presidente e vicepresidente.

Anche Mario D’Asta non è stato tenero con l’amministrazione ponendo quesiti, degni della massima attenzione, sulle reali intenzioni di sindaco e assessori su temi scottanti quali gli indigenti, i trasporti per gli alunni, gli asili nido, cercando di capire quale importanza viene data alle questioni sociali che diventano ogni giorno più  pressanti. Anche D’Asta si interroga e interroga su quale sia il vero ruolo delle commissioni.

Elisabetta Marino ha messo in cima alle priorità da risolvere il taglio dei fondi per l’equipe socio-psicopedagogica che comporta disagi per l’utenza e per gli stessi operatori, privati, di colpo, del posto di lavoro. Il nuovo che intravede è solo quello di cambiamenti in negativo, come per la chiusura dell’asilo nido di Ibla, i cui locali sono di proprietà comunale mentre per altri asili si paga un sostanzioso affitto.

Non meno critica Sonia Migliore che ha espresso numerose riserve su una attività che vede al palo, con un consiglio che non lavora e commissioni ferme, addirittura bloccate per richiesta della maggioranza che aspetta di conoscere l’esito della verifica sulla legittimità dell’interpretazione sull’aumento dei componenti.

Su questa tematica, con toni moderati ma decisi, ha fatto trapelare la possibilità, che viene vista come necessità, di richiedere l’intervento del Prefetto per dirimere, definitivamente e in tempi brevi, la questione.

Antonio Tringali, capogruppo dei 5 Stelle, forse con l’ultimo suo intervento in questo ruolo in aula, ha voluto rimarcare l’incapacità delle minoranze a esprimere un nome per la vicepresidenza del Consiglio e ha poi voluto fare delle precisazioni sul comunicato stampa della Migliore, ancorchè ritrattato nella parte che lo riguardava, spiegando con esaustiva sintesi come gli unici fondi devoluti all’ENPA, dalla cui Presidenza è in ogni caso dimesso da mesi, fossero oggetto di un finanziamento regionale per un progetto risalente ai tragici fatti di Sampieri, progetto, peraltro, portato avanti dalla precedente amministrazione.

Giorgio Mirabella si è detto stupito per l’eccezione sollevata dai grillini in ordine alla composizione delle commissioni, stigmatizzando il succedersi degli eventi che hanno visto, prima, i 5 Stelle approvare il verbale della seduta in cui Presidente del Consiglio e Segretario generale facente funzioni avevano acclarato il diritto della Marino a rappresentare il gruppo misto nelle commissioni.

Mario Chiavola ha incentrato il suo intervento sulla carenze gravi della politica turistica dell’amministrazione, con assenza di materiale informativo per i visitatori e assurde decisioni sugli orari di apertura del Castello di Donnafugata, addirittura chiuso nei pomeriggi dei giorni dispari.

Il consigliere Ialacqua ha difeso le sue scelte interpretative sulla convocazione della commissione che presiede, esagerando con una plateale ostentazione di analfabetismo istituzionale, che chiunque disconoscerebbe nella sua persona, definito addirittura conclamato, richiamandosi al dovere di considerare anche i costi che ogni convocazione comporta. Ha poi evidenziato le profonde perplessità sul difficile rapporto fra cittadini e comunicazione, con una estraneità di fondo nei confronti della rete e un approccio ostico con  siti istituzionali, come quello del Comune. Indifferibile, secondo il consigliere del Movimento Città, l’esigenza di istituire un fondo consistente finalizzato a innescare un processo di alfabetizzazione digitale e un budget dedicato all’informazione istituzionale.

Nella Disca ha esulato dal tema delle comunicazioni e ha avanzato la proposta della firma di un documento da inoltrare ai dirigenti dell’ASP per il trasferimento, in blocco, del personale infermieristico del reparto chirurgia del Civile.

Davide Brugaletta ha posto l’accento sulla difficile situazione ereditata dalla precedente amministrazione, caratterizzata e anche provocata dalla mancanza di ogni forma di politica energetica.

Il consigliere Leggio, del Movimento 5 Stelle, ha poi dato vita ad una dotta esibizione retorica, che poco aveva a che fare con le comunicazioni, come fatto rilevare dal Presidente del Consiglio e di cui non possiamo dare conto essendo risultata, allo scrivente, alquanto incomprensibile nei termini e nel significato.

Maurizio Tumino ha ripercorso la questione dell’interpretazione del regolamento sui componenti le commissioni, chiedendosi come mai il suo quesito sull’argomento era stato esitato in maniera sbrigativa, mentre ora, pare, si siano anche bloccate le convocazioni degli organismi consultivi.

Ha avuto da ridire sul mancato rispetto delle regole per esitare le richieste di documentazione da parte dei consiglieri, come pure ha sollevato dubbi in merito al discusso incarico alla ESPER per quanto attiene alla raccolta differenziata, rifacendosi alle norme dei codici dei contratti di affidamento di servizi tecnici che non possono essere subordinati, per il compenso, all’ottenimento dei finanziamenti.

E’ stata poi la volta del consigliere Massimo Agosta che con inimmaginabile leggerezza ha ritenuto opportuno sentenziare sulle cosiddette delibere ‘fast’ di cui sarebbe stata accusata l’amministrazione.

Con inconcepibile e assurda strategia ha tirato fuori delibere ‘fast’ di sei, sette anni orsono, tirando anche in ballo, con scarso garbo istituzionale, un collega consigliere, quasi a voler giustificare l’operato dell’attuale amministrazione mostrando che anche altri, in passato, hanno fatto le stesse cose e, quindi, non ci sarebbe nulla da eccepire, ammettendo, però, implicitamente, che l’operato dell’attuale amministrazione tanto normale non è, così come per i casi da lui scovati.

Per nulla appagato dello strano intervento ha anche stigmatizzato le critiche al Sindaco per l’assegnazione delle deleghe, dichiarando: “in passato si è fatto di tutto”, forse nella foga di voler difendere, a tutti i costi, il suo operato che lo ha visto, secondo alcuni lo vede ancora, impegnato a occuparsi, non si sa a quale titolo, di questioni attinenti le politiche sportive.

La prima parte della seduta, dedicata alle comunicazioni, è stata chiusa dagli interventi del Presidente Iacono che ha difeso le scelte sulla richiesta di eccezione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle sul numero dei componenti le commissioni, dell’Assessore Conti che ha difeso le scelte in tema di raccolta dei rifiuti, centri comunali di raccolta e politiche per la raccolta differenziata, ripercorrendo il filone illustrato ampiamente nell’ultima conferenza stampa, e dell’assessore Brafa che ha accennato all’iter avanzato per il bando della refezione scolastica, alla copertura finanziaria per una proroga di 45 giorni del servizio socio psico-pedagogico e alla rimodulazione del relativo bando, all’incontro previsto fra le parti per le questioni attinenti i nidi famiglia.

 

La seduta ha avuto seguito con l’esame delle interrogazioni inserite all’ordine del giorno, di cui ci occupiamo in altra parte del giornale.

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