AMBULANZE DEL 118 FUORI LEGGE?

Gent. Direttore,

seguo costantemente  le vostre notizie che gentilmente mi vengono inviate come mail… Mi sembra giusto informarvi riguardo una notizia che potrebbe passare inosservata, com’è successo per la città di Ragusa, ma che per la verità ha la sua importanza, perché da questo cambiamento già operativo a Ragusa potrebbe venir meno anche la sicurezza delle persone.

Già da un mese circa, le ambulanze 118 ex CMR della provincia di Ragusa, cioè quelle con medico ed infermiere a bordo, sono state private di un soccorritore, quindi l’equipaggio di un’ambulanza risultà di 3 unità anziché 4.

Questo in poche parole significa che su qualsiasi tipo di intervento, sia l’infermiere sia il medico sono costretti a caricare barella e paziente, distraendo dalla propria attività professionale per una mansione che non rientra proprio nei compiti di queste 2 figure professionali, ma che gli è stata fatta rientrare a forza con apposito decreto assessoriale. Questo nell’ottica di uno pseudo spending-review non proprio veritiero… infatti quelle unità che vengono tolte dalle ambulanze medicalizzate non saranno licenziate ma verranno riconvertite di mansione. Per cui nessun risparmio ma solo grande disagio per gli equipaggi di queste ambulanze e per i pazienti che si vedono camminare il 118 a “tre ruote”. La notizia ancora più sconvolgente è che da giorno 12 c.m. anche le ambulanze dei presidi territoriali di emergenza di Chiaramonte Gulfi e di Pozzallo verranno privati di un autista soccorritore e quindi verranno anch’essi sottoposti a grosso rischio nei loro interventi, senza poi contare che in questi 2 presidi dovrebbero coesistere per ogni turno 2 medici (uno per il  118 e l’altro per il PTE, quindi fisso); in realtà ne esiste uno solo che sopperisce, con grosso rischio, alla presenza delle 2 unità. Quindi si ha la possibilità che, se il medico è impegnato in ambulatorio del pte e viene chiamata l’ambulanza, l’equipaggio risulti formato da un autista e dall’infermiere… IMPENSABILE E FUORI LEGGE!

Invito Voi redattori giornalistici ad informare ed i signori Sindaci, in qualità di primi responsabili sanitari di questi comuni, a scendere in campo per mantenere lo status precedente, per evitare spiacevoli episodi di malasanità che con molta probabilità potrebbero presentarsi su un sistema, che oggi diventa sempre più indispensabile per i nostri concittadini.

Lettera firmata

 

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