ALLARME SUI SUICIDI DEGLI IMPRENDITORI

Sono in aumento i  suicidi che hanno alla base una motivazione di tipo economico, circostanza che sottolinea la pesante crisi in corso nel nostro paese. Lo affermano  Comitas (Associazione delle microimprese italiane) e CODACONS.

Nel 2012 nel nostro paese  sono stati più di 500 i suicidi legati a fallimenti, perdita del lavoro, o difficoltà economiche  di varia natura che hanno portato a compiere un gesto così tragico – spiega Comitas, che recentemente ha condotto uno studio sull’argomento – Da notare come il fenomeno sia prettamente maschile, pur aumentando in Italia il numero delle donne imprenditrici. Questo dimostra che le donne hanno maggiore forza e capacità nel reggere i fallimenti economici e lo stato di vergogna da essi prodotto.

Diventa fondamentale quindi – afferma Francesco Tanasi Segretario Nazionale CODACONS  – la creazione di uno sportello ad hoc, presso la Prefettura o la Camera di Commercio, dove un imprenditore possa rivolgersi per cercare una soluzione prima di sentirsi abbandonato dal mondo e compiere gesti estremi o giungere al suicidio. Non c’è dubbio che una parola amica e qualche idea positiva, se non proprio un sostegno concreto, potrebbero risollevare molte situazioni, evitando tragedie personali (suicidio dell’imprenditore) o collettive (suicidio dell’azienda).

 

 

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