ALLA CAMERA VINCE IL CENTROSINISTRA CAOS AL SENATO

Secondo molti politici se le cose stanno cosi’, il prossimo parlamento sara’ ingovernabile. Si fara’ subito una nuova legge elettorale e si torna a votare”.

CANCELLIERI, HA VOTATO 75,1%, CALO DEL 6% – “Il dato percentuale dei votanti, quando mancano pochissime sezioni, è del 75,16%. Un dato pressoché definitivo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri. “E’ un calo di circa il 6% – ha spiegato il ministro incontrando i giornalisti – in recupero rispetto a quello di ieri sera”.

E’ durata poco l’euforia nel centrosinistra, che sperava di avviarsi a una vittoria piena alla Camera e al Senato. I dati degli instant poll, che facevano pensare a un’affermazione del centrosinistra, sono stati ribaltati dalle prime proiezioni sul Senato. Ad essere in testa per il numero dei senatori è ora il centrodestra dalla lista inseguito da Bersani e Vendola ancher se a livello globale la percentuale di quest’ultima è avanti. Il testa a testa tra centrodestra e centrosinistra, visto lo scarto ridotto che divide le due coalizioni, potrebbe proseguire fino alla conclusione dello spoglio. Oltre al successo della rimonta di Berlusconi, che vede avvicinarsi la possibilità di una vittoria inimmaginabile fino a qualche giorno fa, i primi dati vedono l’ottimo risultato nodi Beppe Grillo, che contende al Pd la palma di partito più votato e il deludente risultato di Mario Monti, fermo intorno al 10 per cento al Senato. Risultato impietoso, a leggere le prime proiezioni, per la Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia che, se l’ultimo dato (1.8) fosse confermato, non entrerebbe in Parlamento. Tra i leader politici Grillo è tra i primi a esporsi in prima persona: “L’onestà tornerà a essere di moda”, è il primo twitter del leader M5S. Mentre nel centrodestra i commenti hanno virato dalla delusione iniziale (“Il recupero non è bastato”, aveva detto La Russa, alla prudenza dell’ultima ora: “Aspettiamo i dati definitivi, questa è pura fiction’, ammonisce il pidiellino Daniele Capezzone. In attesa di conoscere il risultato finale, già si discute sugli scenari possibili. Per il responsabile economia del Pd Stefano Fassina se nessuna maggioranza fosse possibile la strada da seguire dovrebbe essere quella del ritorno alle urne e non quella di un nuovo governo di larghe intese.

Per i lettori iblei ecco i dati d’affluenza per la provincia di Ragusa, in calo rispetto al 2008:

CAMERA 68,08% 

ACATE                           65,19 

CHIARAMONTE GULFI    71,70 

COMISO                         69,11 

GIARRATANA                 72,88 

ISPICA                           71,81 

MODICA                        71,77 

MONTEROSSO ALMO    71,09 

POZZALLO                    61,70 

RAGUSA                       71,78 

SANTA C. CAMERINA    66,82 

SCICLI                           66,77 

VITTORIA                       60,72 

 

SENATO     69,05  

ACATE                          65,35 

CHIARAMONTE GULFI   71,58 

COMISO                        69,66 

GIARRATANA                73,06

ISPICA                          72,93 

MODICA                        73,97

MONTEROSSO ALMO   71,23 

POZZALLO                    62,93

RAGUSA                       72,35 

SANTA C.CAMERINA     67,26

SCICLI                           67,68

VITTORIA                       61,42

 

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