ALFANO RISPONDE A BELLASSAI

In merito alla nota diffusa dal segretario cittadino del Pd Luigi Bellassai, intitolata “Alfano e la Giunta centrodestra perdono anche la fiducia della banca “tesoriera”, il sindaco Giuseppe Alfano dichiara: 

“Davvero non riusciamo a capire da dove Bellassai tragga le notizie che riporta, lui si, con l‘arroganza di chi, addirittura, esprime le pseudo posizioni della Banca Tesoriera della quale, a memoria, non ci risulta essere l‘amministratore delegato o il direttore generale. La realtà è questa: non c’è, ad oggi, nessuna rottura con la Banca Agricola Popolare. Vi è, semmai, l’attesa di una risposta da parte della banca tesoriera, alla quale l’Ente ha richiesto la riattivazione della anticipazione di cassa, nel corso di svariati colloqui intercorsi. Tale richiesta,  come detto già manifestata alla Banca Tesoriera, la quale si è riservata di farci pervenire risposta in tempi ragionevoli, domani verrà formalizzata in maniera definitiva con l’approvazione di una delibera di Giunta Municipale. La stessa esigenza di vedersi riattivata l‘anticipazione di cassa,tra l’altro, è suffragata dal parere che il Ministero dell’Interno ha formulato “ad hoc” sulla situazione del Comune di Comiso e che sancisce in maniera inequivocabile la facoltà dell’Ente di riaccendere l’anticipazione di cassa. Ad oggi, non risulta pervenuta nessuna risposta né formale, né informale della tesoreria”. 

“Stando così le cose, però, delle due l’una – conclude il sindaco – o il segretario del Pd si è inventato di sana pianta questa posizione della Tesoreria, oltraggiando, a questo punto, in maniera gravissima il ruolo e l’immagine della stessa Banca Agricola Popolare; oppure Bellassai è a conoscenza di una posizione della Tesoreria che non è stata ancora notificata all’Ente e che, a questo punto, porrebbe l’Ente nelle condizioni di soggetto offeso da una condotta scorretta da parte della stessa Banca, la quale avrebbe dovuto interloquire con il Comune di Comiso e non con un segretario di partito. A questa ipotesi, sinceramente, non vogliamo credere e la riteniamo semplicemente irrealizzabile.  In entrambe le ipotesi, ci sembra comunque emergere l’inopportunità politica di polemiche, quelle di Bellassai, non proprio “illuminate”, né, tantomeno, illuminanti”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it