AFFIDATO AD UN POOL DI LEGALI L’INCARICO DI FARE RICORSO AL TAR LAZIO CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI

 

Un Decreto interministeriale emesso il 2 giugno 2012 ha stravolto completamente i dettami dell’articolo 24 del Decreto Legge del Dicembre 2011 in cui si precisavano le condizioni per la salvaguardia delle norme stabilite dalla legge di riforma delle pensioni suddividendo iniquamente i lavoratori “meritevoli” del diritto alla pensione da quelli “non meritevoli”.

Una situazione intollerabile per la rete dei Comitati dei disoccupati, per i lavoratori e i dirigenti esodati, per i mobilitati e i disoccupati contributori volontari all’INPS che viste le circostanze hanno affidato ad un pool di legali, gli Avvocati Fabrizio Proietti e Francesco Stallone, l’incarico di proporre ricorso dinanzi al Tar Lazio contro l’ingiusta riforma delle pensioni.

Una scelta più che ponderata dal momento che su una platea di quasi 400.000 lavoratori, mobilitati, e disoccupati contributori volontari rimasti senza reddito e senza pensione si intendono salvaguardarne soltanto 65.000, ai quali si intendono aggiungere altri 55.000 lasciando però nella disperazione più cupa oltre  280.000 famiglie senza alcun sostegno e senza la pensione per un periodo che va da uno a sei anni.

La rete dei Comitati ha tentato invano in questi mesi di proporre tutte le più legittime soluzioni legislative e parlamentari per porre rimedio ad un provvedimento legislativo rivelatosi iniquo e gravemente dannoso in quanto compromette il futuro di decine di migliaia di famiglie che vedono calpestato il loro diritto alla sopravvivenza.

“Avevamo riposto – spiegano Claudio Ardizio e Francesco Flore, rispettivamente della Rete Comitati Esodati Volontari e del Comitato Contributori – forti aspettative e speranze nella proposta di legge 5103 presentata alla Camera che, in sede di unificazione con altre proposte da parte di un comitato ristretto della Commissione Lavoro, aveva recepito parte delle integrazioni proposte dalla rete dei Comitati. Proposte in gran parte fatte oggetto di emendamenti proposti sul Decreto Legge 95 sulla spending-revue in discussione in questi giorni al Senato.”

La Rete dei Comitati rivolge un forte appello alle forze politiche ed al Governo affinché tutti gli emendamenti di modifica dell’Articolo 22 del Decreto Legge 95 vengano approvati in sede di conversione in legge del decreto: “Chiediamo – concludono –  il rispetto degli impegni presi dai partiti negli incontri con la rete dei Comitati in sede di Commissione Lavoro della Camera. I Comitati sono fortemente compatti ed uniti in una battaglia che intendono portare avanti a difesa della certezza del diritto e della credibilità delle istituzioni che non possono violare oggi patti sottoscritti in passato, cambiando le regole in corsa e disconoscendo quindi ogni impegno preso. Non ci fermeremo con il ricorso al TAR ma continueremo la nostra lotta per il nostro sacrosanto diritto alla pensione in tutte le sedi nazionali ed internazionali.”

 

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