ADEMPIERE LE FUNZIONI PUBBLICHE CON DISCIPLINA E ONORE

Tre notizie lette sui giornali questa settimana.

Prima notizia. “Decreto legge alla memoria: quando si calano le braghe bisogna stare molto attenti a coprirsi le spalle perché svolazzano i temuti uccelli paduli…”: così il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli, dopo il consiglio dei ministri, ha espresso il suo “totale disappunto” per la mancata approvazione delle misure anti crisi per decreto. Ho pensato parlasse di qualche animale tipico della pianura padana; ciò per la presunta identità della radice semantica delle parole. Ma ho cercato invano il termine sui dizionari in mio possesso. Ho cercato allora su internet e mi sono reso conto che, invece, era una semplice e volgare battuta da osteria.

Seconda notizia. I giornalisti intervistano il ministro, nonché leader della Lega, Umberto Bossi su un eventuale governo guidato dal prof. Mario Monti. Il Ministro, che da qualche tempo ha acquistato il dono della sintesi, per quanto volgare, ha risposto con una pernacchia. Il Ministro, forse a causa della malattia che lo attanaglia, o forse a causa della sua naturale rozzezza, non si rende conto dello squilibrio incommensurabile fra la sua persona e quella di una personalità di indiscusso valore culturale, civile e professionale.

Terza notizia. Un servizio sulla nuova trasmissione di Santoro, Servizio pubblico, a un certo punto riferisce: “Alla fine, in orario protetto, anche il racconto-bunga partecipe e dettagliato della ragazza dai fasti arcoriani”. Per parlare delle vicende del Presidente del Consiglio si deve aspettare la tarda serata, quando i bambini sono andati a dormire!

Art. 54 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”

La prima volta che ho letto questo articolo della Costituzione ho pensato che il dovere di adempiere alle funzioni pubbliche con disciplina ed onore fosse una precisazione superflua, perché ovvia. Il tempo mi ha dato torto. Il richiamo ad un dovere di osservanza di una condotta di vita all’altezza del proprio ruolo, di adottare comportamenti omogenei al ruolo pubblico del quale si è investiti, si è rivelato della massima necessità. L’attualità con la quale ognuno di noi oggi si confronta ci mostra un fenomeno di “deregulation morale” nella vita pubblica, che non ha precedenti nella storia.

Poiché gli esempi sopra riportati non sono che una minima parte di ciò che accade oggi nella vita pubblica, e non solo a livello di governo, è venuto veramente il momento di ricostruire una morale pubblica che possa diventare il comune denominatore di una nuova società civile.

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