ACCANIRSI SUI PROGETTI IMPOSSIBILI E ABBANDONARE LA STRADA GIUSTA

Spiace dover constatare ancora una volta come ci sia da parte di qualcuno la volontà di “accanirsi” su progetti impossibili perdendo tempo e rischiando di perdere opportunità che invece sono più facilmente percorribili e che alla fine portano, sostanzialmente, allo stesso risultato. E’ il caso dell’IGP per il Cioccolato di Modica, prodotto che meriterebbe ben più di un titolo per la sua “protezione”, vista l’alta qualità di cui gode ma che non può essere catalogato fra i prodotti meritevoli del marchio europeo IGP solo per ragioni meramente tecniche. L’Onorevole Nino Minardo, ebbe a dirlo in tempi non sospetti; ed in tempi altrettanto non sospetti lo fece dire a chi di dovere (compresi i vertici della Camera di Commercio di Ragusa che ostinatamente continuano a percorrere vie impossibili) ed agli operatori del settore, dai funzionari dello Stato, che, durante una riunione a Roma alla quale io stesso partecipai, spiegarono il perché quella strada era impercorribile e qual era, invece, il percorso da seguire per ottenere un risultato di pregio, dello stesso valore e che, soprattutto, raggiungesse l’obiettivo finale. Invece qualcuno ha continuato a creare ad arte false aspettative (e sarebbe importante chiedersi anche il perché…), ha “costretto” i funzionari ministeriali a rivolgere specifico invito alla Comunità Europea, ha costretto il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica a sobbarcarsi onerosi ed inutili viaggi a Bruxelles, ricevendone in risposta, ancora una volta, la constatazione dell’impercorribilità “tecnica” (e non di merito) del riconoscimento IGP per il Cioccolato di Modica. Sarebbe bastato iniziare, invece, la strada suggerita all’Onorevole Nino Minardo dai funzionari ministeriali, perché oggi si potessero cominciare a raccogliere i primi frutti. Invece, per l’ostinazione senza limiti di qualcuno (e l’ente camerale primo fra tutti), siamo ancora al punto zero, come dimostrano i documenti che allego e che dicono, senza dubbio alcuno, che quella dell’IGP è una via oggi impossibile. Noi, e l’Onorevole Nino Minardo primo fra tutti, continuiamo ad essere disponibili ed a voler essere d’ausilio per l’ottenimento del riconoscimento giusto che attesti la qualità del Cioccolato di Modica, lo distingua, ne “isoli” le peculiarità e lo certifichi; e confermiamo di essere pronti a dare tutto il nostro sostegno all’azione del Consorzio e di quanti in esso hanno ruoli di responsabilità. Se qualcun altro, invece, continua per motivi che mi sfuggono ma i cui contorni cominciano a delinearsi, a voler ingaggiare lunghe battaglie contro i mulini a vento, a perdere tempo, a professare inutili chimere, lo lasciamo al suo “sogno impossibile” nella consapevolezza, però, che il Cioccolato di Modica deve vivere di realtà concrete e non di fantasticherie.

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