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Abusi edilizi lungo la costa iblea: Legambiente, con la sua Goletta Verde, ne ha già individuati 14
20 Lug 2025 15:29
Muretti, tettoie, ampliamenti fuori norma e intere strutture costruite dove non si dovrebbe nemmeno poggiare un mattone: sono 14 i reati accertati nel 2024 nella provincia di Ragusa legati al ciclo illegale del cemento, secondo l’ultimo rapporto Ecomafia di Legambiente.
Un numero che, sebbene inferiore rispetto ad altre province siciliane, pone l’attenzione su un fenomeno presente anche lungo la costa iblea, da Scoglitti a Marina di Modica, dove la pressione urbanistica – spesso senza regole – ha lasciato segni tangibili nel paesaggio.
Il blitz messo in scena stamattina da Goletta Verde sulla spiaggia di Maddalusa, ad Agrigento, rappresenta un messaggio chiaro anche per le altre aree costiere siciliane: “Abbattiamolo”, recitava lo striscione srotolato dagli attivisti, chiedendo l’immediata demolizione degli immobili abusivi che deturpano uno dei tratti più suggestivi della costa meridionale dell’isola.
«L’abusivismo edilizio è una piaga che tiene in ostaggio il territorio – hanno dichiarato Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, e Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde –. Serve riaffermare il principio di legalità e dimostrare che il cemento illegale non può restare impunito. La miglior prevenzione è l’esecuzione delle demolizioni».
Un principio che vale anche per Ragusa, dove le lottizzazioni irregolari, gli insediamenti sul demanio marittimo e le costruzioni in aree di tutela ambientale rappresentano una ferita ancora aperta. Se è vero che in provincia gli abusi censiti sono numericamente inferiori rispetto a Palermo, Messina o Agrigento, è altrettanto vero che la costa iblea, con le sue riserve naturali, i suoi paesaggi incontaminati e i tratti archeologici affacciati sul mare, non può permettersi compromessi.
La speranza – e l’impegno – è che l’onda simbolica di Goletta Verde possa arrivare anche da noi, stimolando controlli, azioni concrete di ripristino ambientale e, soprattutto, una maggiore consapevolezza da parte delle istituzioni locali e dei cittadini.
Legambiente darà appuntamento domani, domenica 21 luglio, a Porto Empedocle, per presentare in conferenza stampa i risultati dei monitoraggi effettuati lungo le coste siciliane. Anche da lì potrebbe arrivare un ulteriore impulso a guardare con occhi nuovi – e con maggiore responsabilità – al futuro delle nostre coste. foto di repertorio
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