ABBIAMO VOTATO PER IL CAMBIAMENTO O NO?

Egregio Direttore, vorrei condividere con Lei alcune considerazioni su uno strano fenomeno che si avverte leggendo i resoconti dei giornali.

Nonostante la nuova amministrazione abbia riportato una assoluta maggioranza di consensi e nonostante leggi e regolamenti elettorali abbiano consentito di avere, per la prima volta, forse, in Consiglio, una maggioranza di un unico partito, si avvertono tentativi di destabilizzare il nuovo corso politico.

Il caso più eclatante è quello delle costruzioni su verde agricolo, già oggetto di diverse polemiche prima dell’avvento dei grillini. Non si comprende in base a quale criterio chi ha votato per i grillini dovrebbe ora vedere messi in discussione alcuni capisaldi del programma sulla base di pretese inspiegabili.

Allo stesso modo, non appena il nuovo assessore alla cultura esprime un punto di vista su una idea progettuale, ancora tutta da verificare, già si levano le voci degli ‘intellettuali’ che pretendono di dettare legge, come speso hanno fatto in città.

Qualcuno valuta di far passare le auto dalla piazza Duca degli Abruzzi per non destinarla alla solitudine, almeno durante i mesi invernali, come succede ordinariamente per la via principale di Ragusa, la via Roma, diventata   meta preferita degli anziani in cerca della panchina su cui trascorrere qualche ora. Anche in questo proteste che sono, quasi sempre isolate e mai supportate da almeno 1.000 firme, tanto per far vedere chi è che la pensa in un certo modo.

Se ancora non ci sono, ci saranno obiezioni per le politiche sui rifiuti, sul risparmio energetico, sui servizi sociali, e su tante altre cose. Le attenzioni, stranamente, sono dedicate solo a chi è contrario alle nuove politiche: per quale cambiamento avrebbe votato la gente?

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