Un incarico di alto profilo scientifico e istituzionale che porta la sanità della provincia di Ragusa al centro del panorama medico nazionale e internazionale. Gaetano Cabibbo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, è stato nominato membro del Direttivo nazionale della FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, e […]
Allarme tsunami: a Scicli monitoraggio della costa. Attivato Coc
22 Apr 2023 12:53
Reso operativo dalle 2 della scorsa notte il Coc, il Centro operativo comunale, chiamato a gestire le emergenze del territorio. Se la prima scossa del primo pomeriggio di ieri ha creato allarme, poi rientrato perchè non si sono verificati danni e comunque perchè l’epicentro è stato individuato nel mare Ionio fra Catania e Messina, la seconda scossa del sisma che ha svegliato le popolazioni della Sicilia orientale pochi minuti dopo la mezzanotte ha creato un evidente allarme. La scossa di magnitudo 5.5 registrato alle 00.19 a Malta a 10 chilometri di profondità, pur non provocando danni, ha messo in pre-allerta i sindaci e le strutture di protezione civile.
Da dopo la seconda scossa nel mare maltese verifiche, ispezioni e monitoraggi.
“Siamo stati allertati dal sindaco, fuori Regione per impegni istituzionali, in piena notte – spiega l’assessore ai lavori pubblici Enzo Giannone – ci siamo attivati avviando l’attività del Coc assieme ai tecnici ed al comandante della Polizia Locale Maria Rosa Portelli. Non nascondo che abbiamo passato tutta la notte sulla costa, da una spiaggia all’altra, da Playa Grande a Sampieri fino al confine con Marina di Modica per accertare se l’allerta su un maremoto di piccole dimensioni avesse interessato la linea costiera. Per fortuna tutto è stato nella norma ma l’avvio ed il mantenimento delle procedure di allerta rimangono in pieni.
La faglia ibleo-maltese comincia a farsi sentire.
La Sicilia sud-orientale è una delle zone dell’intero bacino del mare Mediterraneo in cui il rischio sismico è alto. Il “Plateau ibleo”, circoscritto a nord e a nord-ovest dall’avanfossa Catania-Gela, ad est dalla scarpata ibleo-maltese ed a sud dalle strutture dello Stretto di Sicilia, è quello che viene attenzionato maggiormente. In esso ricade la faglia “Ibleo-Maltese”, rappresentata da una spaccatura in seno alla crosta terrestre che dall’isola di Malta sale verso le coste sud-orientali siciliane e il versante orientale degli Iblei. Ad essa sarebbero riconducibili i terribili terremoti del 1693 nel Val di Noto e del 1908 a Messina. Il più recente risale al 13 dicembre 1990: allora ha interessato un’ampia parte della Sicilia sud-orientale ed ancora è vivo nella memoria degli abitanti di questa parte dell’isola.
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