È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
A RAGUSA SI CELEBRA LA POESIA DI MARIANNINA COFFA
25 Mar 2014 16:21
Venerdì 28 marzo alle ore 19, nella sala conferenza di Palazzo Garofalo a Ragusa, si terrà il nuovo appuntamento con Cantiere Culturale Centrale, evento a cura dell’associazione culturale Youpolis e del Museo della Cattedrale di Ragusa. La location è stata scelta appositamente in quanto situata a pochi passi della dimora della poetessa dell’800, Mariannina Coffa, a cui è dedicato l’incontro. Il progetto ideato da Stefano Vaccaro, verterà su manifestazioni artistiche che spazieranno dal teatro alla musica fino alla danza, momenti legati tra loro dalla poesia e dal vissuto della Coffa che faranno da linea guida all’evento e saranno presenza costante e ininterrotta. Si racconterà una donna caparbia e determinata, capace di sacrificare la propria felicità pur di non soffocare l’immensa passione per ciò che ama, la poesia. A chiudere la serata, la danza di Emanuela Curcio che esprimerà con l’arte tersicorea sulle note di “Storia di una Capinera” brano composto dal musicista Peppe Arezzo. La pittrice Ausilia Miceli infine, racconterà con la magia dei colori i sentimenti della sventurata poetessa trasferendoli sulla tela, in un continuo connubio tra arte, storia e letteratura. In molti hanno tracciato le linee della figura di Mariannina Coffa, tra questi anche il filosofo Benedetto Croce: “Figura di donna nubilosa, sofferente alle imposizioni sociali e famigliari, Mariannina sembra uscita direttamente dalle pagine di un romanzo verista di Verga, non poche sono infatti le similitudini tra la Capinera verghiana e M.Coffa, spesso definita la “Capinera di Noto” o la “Saffo netina”. Ma la vita della poetessa è tutt’altro che un racconto letterario, Mariannina prova sulla propria pelle la “colpa” di essere nata donna, di saper leggere e scrivere e di voler imprimere sulla carta i suoi sentimenti. Testimone oculare delle battaglie siciliane che portarono al rovesciamento del potere borbonico e alla conseguente nascita del regno italiano, Mariannina è il simbolo di tutte quelle donne che hanno contribuito alla nascita del nuovo Stato grazie alla libera circolazione di pensieri ed idee. Di spiccata sensibilità letteraria la Coffa sarà per diverso tempo al centro del dibattito intellettuale di quella parte di Sicilia troppo spesso dimenticata, da qui nascono le corrispondenze epistolari con i più importanti esponenti della cultura isolana, da Lionardo Vigo a Giuseppe Macherione fino a Mario Rapisardi”. Abbandonato il tetto coniugale e ripudiata dalla famiglia paterna, aderirà a diverse logge di ispirazione massonica e teosofica come la Loggia Elorina. Costretta a vivere tra la fame e gli stenti nell’ultimo periodo della sua vita, il gracile corpo della poetessa si spegnerà a soli 36 anni nel 1878 nella più completa solitudine.
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