A Ragusa nel 2022 il commercio non cresce. La provincia è maglia nera in Sicilia

Il report di Assoesercenti Sicilia – Unimpresa ha analizzato i dati di Infocamere relativi alla natalità e mortalità delle imprese siciliane nel 2022, anno in cui è stato registrato un aumento significativo dell’energia elettrica che ha colpito duramente le imprese. Lo studio ha mostrato che rispetto al 2021 c’è stato un -10,40% di iscrizioni (20.531 nel 2022 e 22.915 nel 2021) e un +26,28% di cessazioni (19.291 nel 2022 e 15.276 nel 2021). Il settore del commercio ha registrato il più alto tasso di negatività per quanto riguarda le iscrizioni, con un -15,00%, seguito dall’industria con un -13,44% e dall’edilizia con un -12,10%.

Tuttavia, il turismo ha segnato un +11,48% di iscrizioni rispetto al 2021 e le agenzie di viaggio hanno registrato un +36%. Per quanto riguarda le cessazioni, il turismo si è collocato al primo posto con un +36,91%, seguito dal commercio con un +31,50% e dall’industria con un +30,83%. Tra le province siciliane, Ragusa ha il più alto tasso di negatività per le iscrizioni nel settore del commercio con un -27,11%, seguita da Caltanissetta con un -23,16% e Trapani con un -20,46%. Per le cessazioni, Enna si colloca al primo posto con un +104,44%, seguita da Caltanissetta con un +64,68% e Trapani con un +51,92%. Nel settore turismo, Palermo ha registrato un aumento delle iscrizioni del 37,84% rispetto al 2021, seguita da Siracusa con un +22,58% e Trapani con un +8,11%. Per quanto riguarda le cessazioni, Caltanissetta ha segnato un +71,43% rispetto al 2021, seguita da Catania con +53,95% e Palermo con +48,82%. Il 56% delle imprese siciliane ritiene che l’aumento dei costi energetici abbia avuto un impatto negativo sulla propria attività.

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