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A Ragusa continua la polemica sugli stipendi di Sindaco ed assessori. Il Pd rincara la dose
13 Feb 2025 09:12
Non si placa a Ragusa la polemica sull’indennità di funzione del sindaco e della giunta municipale . Dopo la prima bordata del gruppo consiliare del Partito Democratico, che nei giorni scorsi aveva sollevato la questione degli aumenti deliberati dall’amministrazione comunale, arriva una nuova nota che rilancia la contestazione con toni ancora più accesi.
Il PD: “Si sono autodeterminati gli importi, nessuno glielo ha imposto”
“E basta con questo vittimismo. Il sindaco ci vorrebbe fare passare per carnefici. Ma così non è”. Così esordiscono i consiglieri democratici Peppe Calabrese, Mario Chiavola e Peppe Podimani, che contestano la versione fornita dal primo cittadino. Secondo il PD, infatti, non si tratta di un atto dovuto, come ribadito dal sindaco, ma di una scelta politica precisa. A inasprire la polemica, la decisione del sindaco di pubblicare sui social il cedolino dello stipendio di gennaio, un gesto che il PD definisce “strumentale” e volto a suscitare compassione. “Dato che se ne parla tanto e dato che è giusto che la città sappia a quanto ammonta l’indennità di funzione del proprio sindaco, scrive il sindaco Cassì in un post social , questo è il cedolino del mese di gennaio 2025. Sul mio conto corrente è stato accreditata la somma di euro 5.590,38. È la stessa indennità che percepisce, per legge, ogni altro sindaco di città capoluogo con popolazione fino a 100.000 abitanti, anche se non mi risultano polemiche a riguardo in nessuna altra città”. la cifra accredita è quella al netto delle tasse. Il lordo del compenso ammonta a quasi 10.000 euro.
“I piagnistei non ci sono mai piaciuti”, attaccano i consiglieri, evidenziando come il vero nodo della questione sia la tempistica con cui l’amministrazione ha proceduto agli aumenti. “Perché non lo ha fatto prima delle elezioni?”, si chiedono i consiglieri dem, insinuando il sospetto che si sia voluto evitare di offrire un assist all’opposizione in piena campagna elettorale.
Incremento oltre il doppio e nessun obbligo di legge
Il gruppo consiliare del PD ribadisce che la normativa vigente permette l’incremento dell’indennità, ma non lo impone. “Il sindaco e la giunta si sono potuti aumentare le indennità perché la legge lo consente, ma non esiste alcun obbligo. Si sono autodeterminati gli importi con un aumento massimo, più che raddoppiato, e in quattro momenti distinti”, incalzano i consiglieri.La critica del PD si concentra non solo sulla scelta politica di aumentare i compensi in un momento di crisi economica, ma anche sull’impatto finanziario per le casse comunali: “Ogni anno questa giunta ci costa più di un milione di euro. E in tempi di vacche magre, con numerose famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, questo appare un vero e proprio spreco”.
Il sindaco sotto attacco: “Può sempre rinunciare”
Tra le righe della nota, il PD lancia una provocazione diretta: “Il sindaco può sempre rinunciare. Anzi, può fare il sindaco gratis, se vuole”. Un attacco frontale che punta a spostare il dibattito dal piano strettamente normativo a quello dell’opportunità politica ed etica. “La politica è anche una questione di scelte e di sensibilità verso i cittadini”, chiosano i consiglieri.
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