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A Parma riapre la mostra “The Passion” del fotografo comisano Toni Campo
29 Mag 2020 11:32
Dalla Sicilia a Parma. Dopo il lockdown un ponte unirà idealmente l’isola alla città “Capitale della Cultura 2020”. Domenica 31 maggio la mostra “The Passion” del fotografo siciliano Toni Campo, ospitata dall’1 marzo nella Chiesa di San Rocco, ma chiusa al pubblico dopo pochi giorni, riaprirà i battenti. Potrà essere visitata nei giorni di venerdì e sabato, dalle ore 17 alle 20 e la domenica, dalle ore 11,30 alle 20 . Si accede da Strada dell’Università, 1: la visita alla mostra avverrà nel rispetto delle norme sanitarie in vigore per l’emergenza Covid-19.
Nella città capitale della cultura 2020 che riparte con la fase 2, gli spazi dello storico edificio prenderanno vita grazie ai 18 scatti di Toni Campo, ispirati alle 14 stazioni della Via Crucis. Ad ess aggiungono quattro “bis”, dedicati allo stesso tema. Le immagini sono state realizzate su un set fotografico neutro, privo di elementi esterni e di oggetti, allestito dal creativo Francesco Palazzolo. Manca anche la croce, che viene comunque immaginata e quasi resa concreta. Una linea all’orizzonte, quasi nel limbo, rappresenta il limite dell’uomo, sospeso tra la sfera terrena e quella virtuale o spirituale. Unico personaggio, l’uomo della croce, nei vari momenti della passione e, in alcuni scatti, la figura femminile della madre.
La mostra, organizzata dall’associazione culturale “San Rocco”, è ospitata nei matronei (che si affacciano dall’alto sulla chiesa, attraverso grate lignee traforate e decorate) e nei corridoi che percorrono tutto il periplo dell’edificio sacro. Si tratta di luoghi direttamente collegati alla chiesa, ma distinti da esso, più silenziosi e riservati.
L’allestimento ideato da Francesco Palazzolo offre al visitatore uno spazio ideale per un percorso che diventa un’esperienza personale. Nel silenzio degli spazi situati attorno alla chiesa sono state sistemate le gigantografie (2 metri per 3) che sembrano abbracciare il visitatore, quasi avvolgerlo e condurlo, passo dopo passo. Le gigantografie si ergono maestose, chiudono e aprono spazi dedicati o più semplicemente si giustappongono ad angoli che ospitano antichi arredi, vecchi simulacri, o angoli di biblioteche, quasi a saldare dei momenti storici diversi e a immergere l’esperienza del “dolore universale dell’uomo” nel tempo e nella storia dell’uomo. Il percorso sarà accompagnato da musiche e incenso che permettono di completare il percorso emozionale.
«La riapertura della mostra – spiega Toni Campo – vuole essere un inno alla rinascita. Avevamo immaginato questa mostra nel periodo pasquale. Torniamo a proporla con la consapevolezza che essa può essere, per tutti noi, un’occasione insieme artistica e di approfondimento di alcuni temi esistenziali. Il percorso fotografico ha in se una forte carica di spiritualità, legata al tema universale del dolore. I corridoi della chiesa di San Rocco, con la loro storia secolare, sono gli spazi adatti per regalare al visitatore le emozioni e un’esperienza che diventa riflessione e meditazione. La foto finale, che rappresenta la deposizione nel sepolcro, si collega all’esperienza di questi mesi di emergenza che abbiamo vissuto: questo “tessuto” che abbraccia il corpo, che, in qualche modo, ha coperto le nostre esistenze, oggi si alza: è, per noi, il simbolo della rinascita, di un nuovo cammino verso qualcosa di nuovo, perché qualcosa è cambiato nelle nostre vite».
La mostra è stata presentata per la prima volta nel marzo 2019, a Comiso, città natale di Toni Campo.
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