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A PALERMO SI DECIDONO LE SORTI DELLA CANDIDATURA DIPASQUALE
27 Ago 2012 05:19
Tutti a caccia di scoop (fasulli) sulle dimissioni del sindaco di Ragusa Nello Dipasquale per la sua candidatura alle prossine elezioni regionali siciliane. Malgrado le sbandieate dichiarazioni (fasulle) su cose che sarebbero già avvenute la voce autentica della persona interessata in una intervista concessa a Ragusa Oggi, ha detto domenica alle ore 12,15: “Le dimissioni non ci sono ancora, tutto si deciderà in settimana a Palermo”. Punto.
Che cosa si deciderà nella riunione di “Sicilia e territorio” rinviata da oggi a venerdi o addirittura a sabato stesso giorno in cui i candidati alle elezioni devono dimettersi da cariche incompatibili?
Si faranno accordi trasversali mai visti prima ed allora Dipasquale entra nella ristretta cerchia dei candidati alla Presidenza della Regione non con una misera dimensione della sua nuova formazione politica che secondo i sondaggi non supera il 2 per cento, ma con uno schieramento fortissimo che comprende anche settori del centro sinistra (che strana la politica!!!) e quindi con buone possibilità di essere eletto o il sindaco di Ragusa opterà per la sua candidatura a deputato regionale con il suo solo movimento che gli darà le stesse probabilità di elezione visto che a Ragusa prenderebbe una barca di voti. A chi toglie questi voti? A Leontini sempre che il deputato ispicese già capogruppo del Pdl a Sala D’Ercole non la spunti come candidato del centro destra alla presidenza della Regione cosa alquanto improbabile perchè nel frattemopo altre candidature forti e coagulanti si son fatte avanti con un certo successo. Leontini quindi opterebbe alla candidatura a deputato ma gli mancheranno, rispetto alla volta scorsa, i quattromila voti circa di Ragusa città che gli sottrarrà Dipasquale che nel capoluogo ibleo potrà contare anche nell’appoggio di altre forze politiche che aspirano al suo posto di sindaco e quindi lo voteranno per lui per “mandarlo” a Palermo e lasciare libera la poltrona di primo cittadino che comunque libera sarà fin da sabato termine ultimo per le dimissioni.
Come vedete tutto è chiaro nel senso del cronoprogramma elettorale ma non sono esclusi colpi di scena fin da domattina quando il cerchio, soprattutto a Palermo, si stringerà e le alleanze saranno più delineate e più chiare (si fa per dire).
In ogni caso questi due o tre giorni della settimana saranno determinanti per sapere definitivamente come andranno le cose nelle candidature che com’è noto devono essere completate per la Presidenza entro il 16 settembre e per la deputazione entro il 28 settembre.
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