A Modica positivi lo 0,5% dei tamponi effettuati. I 50enni la fascia più colpita. Lo studio statistico

Il Comune di Modica ha effettuato una capillare ricerca per tracciare un quadro della popolazione modicana che attualmente risulta positiva al Covid-19. I soggetti positivi sono 321, 148 uomini e 173 donne. Gli ultimi due fine settimana sono stati dedicati allo screening volontario riservato alla popolazione scolastica e ai dipendenti comunali e relative famiglie. In totale sono stati effettuati 3451 tamponi.

Un numero che corrisponde al 6,38% della popolazione modicana. I positivi sono stati 18, con una percentuale riscontrata per numero di tamponi dello 0,52%
I positivi al Covid-19 sono stati divisi per fasce di età. La fascia di popolazione più colpita è quella compresa tra i 51 e i 60 anni con 58 casi positivi pari al 18,07%. A seguire i nati tra il 1980 e il 1989 con 51 casi riscontrati ed una percentuale del 15,8%.

Al terzo posto la fascia 20-30 anni con 45 positivi pari al 14,02%. Via via che si scorre questa speciale graduatoria troviamo gli alunni delle scuole dell’infanzia, elementari e medie (3-13 anni) che hanno 44 positivi (13,7%). I nati tra il 1970 e il 1979 hanno 41 positivi ed una percentuale del 12,7%. Un salto deciso per arrivare ai 20 positivi di chi ha un’età compresa tra i 61 ed i 70 anni ed una percentuale del 6,2%.. Subito dopo dai 71 agli 80 anni con 18 positivi ed il 5,6%. Un dato particolarmente significativo è quello rappresentato dai 17 positivi riscontrati nella fascia adolescenziale e scolastica (14-19) che corrispondono al 5,3% di tutti i malati di Covid modicani. Sotto il 5% (4,9) gli appartenenti alla fascia 81-90 anni. Ai poli opposti di questa graduatoria i più piccoli ed i più anziani. Sette i positivi tra i nati dal 2018 al 2020 mentre 4 quelli tra chi è nato tra il 1920 ed il 1929.

Sarebbe auspicabile che tale studio venisse condotto anche negli altri Comuni per avere un quadro ancora più esaustivo. Indubbiamente, come era facile pronosticare, la fascia d’età più colpita è quella della popolazione lavorativamente attiva (30-60 anni) che ha più contatti sociali, ma il dato che merita di essere analizzato è quello relativo ai giovani che tanto spesso vengono criticati.

La fascia che in estate veniva indicata come la più pericolosa, cioè quella che va dai 14 ai 19 ann,i è in realtà una delle più virtuose. Merito, indubbiamente, anche della didattica a distanza che, per quanto possa essere didatticamente e umanamente inferiore alle lezioni di presenza, ha contribuito a preservare i ragazzi.

Se confrontiamo i 17 positivi degli studenti delle superiori con i 44 piccoli alunni di asili, elementari e medie che invece continuano le lezioni di presenza, si capisce chiaramente dove sta la differenza.

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