A ISPICA CONTI FUORI CONTROLLO, SPRECHI E TASSE

Ad Ispica le finanze comunali sono al collasso, in uno stato di disordine e di spreco del pubblico denaro. Lo denunciano i consiglieri comunali del Partito Democratico Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo che evidenziano come gli stipendi dei comunali non pagati, gli operai dei cantieri in rivolta, i fornitori in fila a reclamare i loro crediti, il conto consuntivo 2010 non approvato, il raddoppio della COSAP e le spese scellerate per Carotispica e per la ristrutturazione della piazza principale siano le prove di un uso scriteriato dei soldi pubblici.

“I circa trecento dipendenti comunali – dichiarano Muraglie e Roccuzzo – aspettano gli stipendi di aprile, senza che all’orizzonte si intraveda il loro accreditamento: per chi è monoreddito definire questo un disagio è un eufemismo. Estremamente critica la situazione delle decine di operai dei cantieri regionali che ieri hanno dovuto protestare al Comune per chiedere il primo mese di lavoro: la presenza obbligatoria in cantiere impedisce loro di svolgere altri tipi di attività e il fatto di non venire pagati crea loro un danno notevole. I fornitori del Comune non liquidati da mesi sono un altro segnale di una crisi che l’Amministrazione comunale si illude di combattere con l’aumento vertiginoso delle tasse, come la COSAP, il canone per l’occupazione del suolo pubblico, addirittura raddoppiato con un semplice provvedimento del sindaco, e con gli eventi dai costi astronomici, promossi con l’intento di illudere i cittadini che le cose vanno bene. Carotispica 2011 – rilevano i due consiglieri comunali democratici – è costata quasi 60mila euro: anche un bambino considera eccessiva una simile somma per il tipo di manifestazione che si è tenuta, peraltro a beneficio di ditte e fornitori forestieri.

Una tendenza allo spreco che rasenta l’incoscienza se si considera la spesa di un milione800 mila euro per il rifacimento della piazza principale. Lo stato dei conti è talmente in disordine – proseguono – che l’Amministrazione non ha messo il Consiglio comunale nelle condizioni di approvare entro aprile il conto consuntivo per il 2010, con la conseguenza che la Regione dovrà nominare un commissario. Un altro commissario – sottolineano Muraglie e Roccuzzo – che si aggiunge a quelli già insediati ed in via di insediamento per il risarcimento degli espropri per milioni di euro. Siamo seriamente preoccupati per il disinteresse dell’Amministrazione comunale per questo stato di cose, per la mancanza di politiche finanziarie rigorose, per l’eliminazione delle spese superflue e meramente clientelari, per l’aumento indiscriminato delle tasse, per i problemi arrecati a centinaia di famiglie”.    

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