È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
A CIASCUNO IL SUO!
12 Set 2013 05:47
Si sa, il PD è sotto i riflettori dell’opinione pubblica (soprattutto dei propri elettori) che dopo aver (solo in parte) metabolizzato la “necessità” delle larghe intese teme ora che la pacificazione del Paese passi attraverso un salvacondotto per il leader del PDL; di questo clima di sospetto ha fatto le spese Luciano Violante che ha quasi rischiato il linciaggio politico per avere concesso una apertura al PDL riconoscendo il diritto del senatore Berlusconi a difendersi davanti alla giunta e poi in aula.
Per la verità il “diritto alla difesa” il senatore Berlusconi lo ha esercitato ampiamente godendo durante i tre gradi di giudizio di tutte le garanzie di cui normalmente i cittadini fruiscono, aumentati dalla competenza di un collegio difensivo di grande peso che oltre a utilizzare tutti gli elementi messi a disposizione dalle leggi hanno anche provveduto a prevedere, in qualità di parlamentari, anche norme specifiche (vedi il legittimo impedimento) a salvaguardia del proprio cliente …
E allora qual è il “diritto alla difesa” di cui si discute?
Secondo il PDL si garantirebbe il diritto alla difesa attendendo il deliberato della Corte di Strasburgo presso cui Berlusconi ha presentato ricorso e investendo la Corte Costituzionale del problema di incostituzionalità della cosiddetta Legge Severino che prevede l’incandidabilità e la decadenza da parlamentare di chi abbia una sentenza di condanna per reato non colposo superiore a 2 anni.
Praticamente il PDL chiede che il Senato si fermi e attenda un giudice europeo (la Corte di Strasburgo) che si esprima sulla legittimità di una legge fatta dallo stesso Senato, e poi che il Senato chieda alla Corte Costituzionale di decidere se la stessa legge viola la Costituzione … in questo si configurerebbe il “diritto alla difesa” di Berlusconi!
Ma il Senato (che nella scorsa legislatura era tra l’altro a maggioranza di centrodestra 175 membri su 322), come si fa all’atto dell’esame di ogni proposta di legge, si è già espresso esplicitamente per la sua legittimità costituzionale, e anche ammesso che ci avesse ripensato (ed è bizzarro che ci abbia ripensato proprio chi era maggioranza quando la legge fu approvata), come tutte le assemblee legislative ha non solo il “potere”, ma il “dovere”, se si accorge che una norma è incostituzionale, di modificarla per adeguarla al dettame costituzionale!
Non sono un esperto di diritto, ma mi risulta incredibile che un’assemblea legislativa chieda alla Corte Costituzionale di giudicare su ciò che essa stessa ha deliberato!
Per quanto riguarda poi la Corte di Strasburgo, proprio coloro che difendono a spada tratta la “sovranità” degli stati membri poi richiedono un intervento che di fatto giudichi sulla sovranità legislativa del Parlamento Italiano …
Che dire poi della consequenzialità logica di chi proclama la superiorità della “politica” affermando che chi raccoglie 9 milioni di voti abbia il “diritto all’agibilità democratica” in deroga alle norme giuridiche e poi ritiene che un’assemblea legislativa (che è la massima espressione istituzionale della “politica”) debba poi rimettersi a una corte di giustizia “mortificando” le proprie prerogative…
Dove sta la logica in tutto questo?
Capisco che dopo che il Parlamento ha immolato il “buonsenso” alle esigenze del “sovrano” deliberando che veramente era convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak, ci si possa aspettare che adesso il Senato “svenda” anche la “logica” e le proprie “prerogative”, ma credo che la misura sia oramai colma!
Il “diritto alla difesa” non vige solo per Berlusconi, la legge Severino per esempio è stato un esercizio di “diritto alla difesa” del Parlamento dalla perdita di credibilità che alle assemblee legislative deriva “dall’assalto” di pregiudicati che, complice una legge elettorale opaca, ma soprattutto l’incapacità di filtro civico ed etico del corpo elettorale, accedevano con disinvoltura al Parlamento (l’eccellente Iacona con Presa Diretta ci ha rinfrescato la memoria sul “curriculum” di Giuseppe Ciarrapico che nonostante diverse condanne definitive per gravi reati finanziari è stato “cooptato” dal centrodestra nel 2008 in Senato).
Esiste poi un “diritto alla difesa”, che dobbiamo rivendicare tutti i cittadini, ed è quello del valore della democrazia che esce indebolito e depotenziato ogni volta che per tutelare i potenti si mortificano gli interessi dei cittadini, come quando un “governo di necessità” viene continuamente e senza motivazioni amministrative messo in dubbio con pregiudizio della stabilità e della credibilità internazionale, senza nessuno scrupolo riguardo alle conseguenze economiche che patiscono i cittadini in termini di maggiori oneri finanziari e minori possibilità di superamento della crisi (ormai anche la Spagna con dei “fondamentali” molto più fragili dei nostri viene percepita come più affidabile).
Ed esiste anche il “diritto alla difesa” del principio di uguaglianza davanti alla legge che costituisce il caposaldo di ogni democrazia e che non siamo ancora riusciti ad affermare pienamente in termini sostanziali (i ricchi e i potenti sono, di fatto, “più uguali” degli altri), ma che almeno abbiamo il “dovere” di difendere ad oltranza in termini formali!
© Riproduzione riservata