A CHE PUNTO SONO LE INFRASTRUTTURE DEL NOSTRO TERRITORIO?

Qualche giorno fa, la stampa ha dato la notizia che, a breve, inizieranno i lavori per la realizzazione dell’Autoporto. Si spera che sia un passo importante per dare slancio all’intero comparto agricolo e un segnale significativo all’economia locale.

Mentre, in questi giorni, la politica nazionale si trova impegnata per dare vita ad un nuovo governo capace di affrontare la crisi finanziaria implementando riforme efficaci idonee a ridurre il debito pubblico e a rilanciare l’economia del Paese, la politica locale, invece, appare alquanto distratta dai temi di grande rilievo, infatti, dopo la fase elettorale ed organizzativa, nulla trapela in merito ad alcune opere pubbliche importanti per la nostra comunità. Sembra che abbiamo delegato ad altri il futuro dello sviluppo della nostra città. Infatti, qualche giorno fa, a Ragusa,  alla presenza di politici, sindacati e rappresentanti di categorie, si è fatto luce sullo stato dell’arte di alcune opere pubbliche in cantiere nella provincia di Ragusa e, precisamente, del raddoppio della Catania-Ragusa, dell’aeroporto di Comiso, del porto di Pozzallo, ecc…

Non erano presenti esponenti politici di Vittoria. Nessuna polemica, ma Vittoria si deve svegliare da questo torpore e rimboccarsi le maniche per analizzare attentamente ed affrontare i grandi temi che affliggono la nostra economia e, sicuramente la realizzazione di infrastrutture importanti rappresenta un importante inizio per favorire lo sviluppo economico del nostro territorio.

Oggi, uno dei temi di grande rilievo è sicuramente l’aeroporto di Comiso, fortemente collegato allo sviluppo del nostro territorio. Il dibattito politico locale attorno a questo tema appare assopito e di esclusivo interesse della comunità di Comiso, invece, sappiamo bene che anche la comunità di Vittoria è fortemente coinvolta nell’operazione, tanto che il Comune di Vittoria, proprio per il suo coinvolgimento strategico, rientrava fra i soci della società aeroportuale. Ad oggi, sembra che la politica locale si sia astenuta dal partecipare alle vicende interne che riguardano l’apertura della struttura aeroportuale delegando agli altri la definizione delle ultime battute. L’apertura dell’aeroporto è una questione che ci riguarda direttamente ed abbiamo l’obbligo, nei confronti della nostra comunità, di riprendere il filo della situazione e capire quale ruolo rivestirà il comune di Vittoria nella gestione dell’impianto.

Altro tema di rilievo non meno importante è la gestione della struttura mercatale di Fanello. Risolta la questione della gestione dell’impianto con la Regione, ad oggi, rimangono insoluti alcune questioni che riguardano l’organizzazione della struttura. Mi riferisco alla predisposizione di norme chiare da applicare con immediatezza e determinazione. Non è possibile registrare ogni anno il fallimento di società sane per colpa di disonesti che operano indisturbati all’interno della struttura mercatale. Occorre, inoltre, realizzare i servizi necessari per uno svolgimento sereno di tutte le operazioni commerciali, a partire dalla realizzazione di un sistema di controllo delle entrate e delle uscite. Manca, inoltre, un piano della viabilità, dei parcheggi e dello stoccaggio degli imballaggi, senza contare che ancora non è stato predisposto un sistema di vigilanza notturna e di video sorveglianza all’interno della struttura. È necessario che tutte le forze politiche locali, sin da subito, mettano in cima alla loro agenda politica le sorti della struttura che, oggi, appare depressa e priva di soluzioni efficaci per essere vera protagonista del rilancio del settore agricolo e produttivo. Infine, le procedure per conseguire il tanto atteso “marchio di qualità” a che punto sono???????

Lo sviluppo del nostro territorio è subordinato anche al rilancio delle nostre imprese e, pertanto, la realizzazione della nuova area di sviluppo industriale nella nostra città, appare determinante e strategica. A distanza da circa un anno dall’incontro con i vertici dell’ASI di Ragusa, sappiamo solo che esiste un finanziamento per la realizzazione dell’area ed un progetto approvato di cui ancora non conosciamo la data di inizio lavori. Questa incertezza non certo aiuta le imprese ad investire e condiziona fortemente l’economia locale tanto da incrementare la disoccupazione soprattutto giovanile. Uguale attenzione va data anche alla già esistente “Zona artigianale” che va potenziata con la realizzazione di servizi necessari e migliorata nella condizione.

La predisposizione della Variante al PRG è un fatto importantissimo per lo sviluppo del nostro territorio. Sono trascorsi 3 anni dall’approvazione delle linee guida in consiglio comunale, ma ad oggi, nulla è dato sapere sullo stato dell’arte della variante. La realizzazione della Variante al Piano rappresenta un momento importante per migliorare l’assetto urbano della città ed una opportunità per imprenditori e proprietari di realizzare giusti profitti. 

Di recente, anche la CNA si è dichiarata preoccupata per il ritardo nell’ attivazione, a distanza di un anno dall’approvazione della delibera regionale, delle zone franche a Vittoria. La legge oltre ad individuare le aree, prevede agevolazioni per le piccole e medie imprese che, come in questo caso, contribuirebbero a creare occupazione nel nostro territorio. 

Infine, dulcis in fundo il problema della sanità in provincia. La politica locale di Comiso e di Scicli si sta mobilitando per manifestare il loro disappunto su alcune decisioni che riguardano la rifunzionalizzazione dei presidi ospedalieri dei loro comuni. La città di Vittoria, ed in particolare la politica, non può astenersi dall’analizzare passivamente le vicende che riguardano l’assistenza sanitaria che viene garantita ai propri cittadini. La politica locale ha l’obbligo di intervenire con obiettività indicando le cose su cui bisogna intervenire immediatamente e su cui bisogna muoversi per migliorare il sistema sanitario provinciale. Viceversa, non può cadere nell’errore di perseguire obiettivi populistici e campanilistici che nulla di buono portano alla collettività.   

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