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Debiti e gestione della piscina comunale di Modica. La polemica continua
24 Ott 2025 10:36
Tiene banco a Modica il caso della piscina comunale ancora chiusa e con esso una lunga scia di interrogativi sulla tempistica e sulla trasparenza dell’amministrazione. Dopo l’intervento pochi giorni fa del sindaco Maria Monisteri, sulla questione torna oggi il consigliere comunale Alessio Ruffino, che chiede chiarezza su come si sia arrivati a questa situazione solo a stagione sportiva già avviata.
Il contratto di affidamento della piscina, prorogato più volte nel corso degli anni, è scaduto lo scorso 30 giugno. Tuttavia, la notifica del debito al gestore è arrivata soltanto in questi giorni, a ottobre inoltrato — un ritardo che appare ingiustificabile per un’amministrazione che avrebbe potuto e dovuto intervenire con largo anticipo. Ruffino, nel suo intervento, punta il dito proprio sui tempi dell’azione amministrativa, chiedendo come mai l’Amministrazione comunale si sia mossa soltanto adesso, e non prima della scadenza del contratto.
“È difficile comprendere,” afferma il consigliere, “come mai un problema noto da tempo emerga solo ora, e solo dopo le interrogazioni dell’opposizione. Se la gestione presentava criticità economiche, perché non sono state affrontate prima?”
Il consigliere ricorda inoltre che l’attuale sindaco, oggi alla guida della città, dal 2018 al 2022 è stata Assessore allo Sport e Delegata CONI. “Possibile,” si chiede Ruffino, “che chi per anni ha avuto la delega allo sport non fosse a conoscenza dello stato della convenzione e dei conti della piscina comunale? È una domanda legittima, perché dai tempi e dai passaggi amministrativi emergono troppe incongruenze.”
La vicenda assume quindi contorni sempre più intricati: una società che per oltre dieci anni ha gestito l’impianto, ora dichiarata morosa; un bando per la nuova gestione annunciato ma non ancora pubblicato; e una città che nel frattempo resta senza piscina proprio all’inizio della stagione sportiva. Ruffino conclude chiedendo trasparenza, chiarezza sui numeri e rispetto per i cittadini, che continuano a subire le conseguenze di scelte tardive e mancate decisioni.
“Non è accettabile,” afferma, “che un servizio pubblico così importante venga sospeso per negligenze o ritardi prevedibili. La città merita risposte, non giustificazioni.”
Intanto, gli utenti restano in attesa di sapere quando e se la piscina comunale potrà riaprire. E la sensazione, tra cittadini e operatori, è che la storia non sia destinata a chiudersi presto.
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