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Gli abusivi del turismo hanno le ore contate. A Scicli una task force per scovare le strutture irregolari
14 Lug 2025 08:35
Una rete parallela di ospitalità che sfugge a ogni regola, evade la tassa di soggiorno, produce rifiuti senza controllo e crea una concorrenza sleale alle strutture in regola. È questo il fenomeno finito sotto la lente d’ingrandimento del Comune di Scicli, che ha deciso di passare all’azione istituendo una task force dedicata all’abusivismo nel settore dell’incoming turistico.
Il Comune ha avviato una mappatura incrociando banche dati, annunci online e portali di prenotazione, per individuare tutte le strutture ricettive prive del CIR (Codice Identificativo Regionale), obbligatorio per legge. Queste attività “fantasma” accolgono turisti senza dichiararlo, non versano la tassa di soggiorno e non rispettano gli standard minimi di qualità e sicurezza, penalizzando chi invece opera nella legalità.
“Non è più tollerabile che ci siano strutture abusive che lucrano sull’accoglienza turistica senza restituire nulla alla città in termini di servizi o contributi”, fanno sapere dagli uffici comunali.
Il problema non è solo economico. Oltre alla mancata entrata per le casse comunali, queste attività generano un carico ambientale non monitorato, soprattutto in termini di produzione di rifiuti, e sottraggono opportunità agli operatori che investono nel rispetto delle norme.
La task force, composta da personale dell’ente e supportata da strumenti digitali di monitoraggio, sta procedendo all’individuazione delle irregolarità. Dopo le verifiche, partiranno le sanzioni previste dalla legge.
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