Modica-Marina, ritorna la linea SAIS: quest’estate servizio potenziato

Dopo il successo dell’estate scorsa, il collegamento tra Modica, Marina di Modica e Maganuco firmato SAIS torna in pista – e lo fa in anticipo e con più servizi. Già da questo sabato, infatti, riprendono le corse nei weekend, in attesa dell’avvio quotidiano fissato per l’ultimo fine settimana di giugno. Una scelta precisa, motivata dai numeri incoraggianti del 2024: oltre 8.000 biglietti venduti, segnale evidente che l’idea di una mobilità alternativa, comoda e sostenibile, ha incontrato il favore di cittadini e turisti. “Marina di Modica è una località turistica e collegarla con la città è un percorso piacevolmente obbligato”, sottolineano dal Comune l’assessore alla mobilità, Antonio Drago, che su questo progetto si è speso moltissimo e il Sindaco Maria Monisteri. E a giudicare dalla risposta dell’utenza, il servizio SAIS è diventato parte integrante della strategia estiva del territorio. Ma quest’anno non si tratta solo di una riproposizione: il servizio è stato potenziato, soprattutto nei punti che, alla luce della passata esperienza, necessitavano di un miglioramento. In primis, nasce un nuovo abbonamento pensato per i più giovani e per coloro che utilizzano con continuità il collegamento tra la città e il mare: una tariffa agevolata, studiata per incentivare l’uso del trasporto pubblico e per renderlo realmente alternativo all’auto privata, non solo nei principi ma nella convenienza reale.“Ce lo siamo posti come obiettivo e lo stiamo continuando a portare avanti: investire in un sistema di mobilità moderno, accessibile e vicino ai bisogni reali di cittadini e dei turisti”, spiega Antonio Drago, che ha scelto appunto di rafforzare la collaborazione con Autolinee SAIS, azienda storica del trasporto siciliano. Un’iniziativa che unisce attenzione ambientale, promozione turistica e servizio pubblico, e che punta, anche simbolicamente, a ridisegnare il modo in cui si vive il territorio in estate. Una corsa verso il mare che non è solo una tratta, ma un piccolo segnale di cambiamento nella cultura della mobilità quotidiana

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