Stop agli stadi per chi ha precedenti penali: la nuova linea della Questura di Ragusa

Tre nuovi provvedimenti di DASPO “fuori contesto” sono stati emessi dal Questore di Ragusa, portando a quattro il numero complessivo dei destinatari di questa misura in provincia. Si tratta di un divieto di accesso a tutti gli impianti sportivi in cui si svolgono manifestazioni calcistiche sull’intero territorio nazionale, rivolto a soggetti che, pur non avendo commesso reati negli stadi, presentano precedenti penali rilevanti. I destinatari del provvedimento sono due cittadini ragusani – tra cui un minorenne con pregiudizi per porto d’armi e un trentacinquenne con precedenti per rissa e armi – e un uomo residente a Modica, già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti. Il provvedimento ha una durata di un anno per il minore e di due anni per gli altri due soggetti.

Il DASPO “fuori contesto”: uno strumento preventivo

Il DASPO “fuori contesto” rappresenta una delle più recenti declinazioni del dispositivo di prevenzione previsto dalla normativa italiana. Introdotto per rafforzare la sicurezza delle manifestazioni sportive, può essere applicato anche in assenza di reati commessi all’interno o in occasione di eventi sportivi. È infatti sufficiente che, nei cinque anni precedenti, il soggetto sia stato denunciato o condannato per reati connotati da violenza o per violazioni in materia di stupefacenti, per giustificare l’applicazione della misura. Questa impostazione mira a prevenire l’infiltrazione di soggetti potenzialmente pericolosi negli stadi e a tutelare il corretto svolgimento delle competizioni, garantendo la sicurezza dei luoghi e dei partecipanti.

L’istruttoria e le indagini

I provvedimenti, emessi al termine di una approfondita attività istruttoria condotta dalla D.I.G.O.S. di Ragusa, dal Commissariato di Modica e dalla Divisione Polizia Anticrimine, confermano la volontà delle forze dell’ordine di contrastare ogni forma di illegalità connessa o potenzialmente connessa allo sport, anche anticipandone gli effetti attraverso l’uso degli strumenti normativi disponibili.

Tutelare la parte sana del tifo

L’obiettivo dichiarato dalla Questura è chiaro: preservare lo sport come luogo di legalità, partecipazione e rispetto. In questa direzione, l’utilizzo del DASPO in forma “fuori contesto” costituisce un importante presidio di prevenzione, in linea con i più recenti orientamenti di governance della sicurezza pubblica. L’applicazione di queste misure rafforza il principio secondo cui la tutela della parte sana del tifo e il regolare svolgimento delle manifestazioni sportive sono priorità assolute, da garantire anche attraverso interventi che vadano oltre la repressione dei singoli episodi violenti.

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