Continua a crescere la curva dell’influenza in Italia. Nell’ultima settimana monitorata dal sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Un dato che conferma l’accelerazione della stagione influenzale e l’aumento della pressione sui servizi sanitari. […]
Scrive “paziente scassamaroni”, bufera su medico dell’ospedale di Avola. Avviata indagine interna
30 Ago 2024 15:58
Un episodio di forte risonanza mediatica ha coinvolto l’ospedale Di Maria di Avola, in provincia di Siracusa. Dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso per problemi intestinali, un paziente ha scoperto che nel foglio di dimissioni il medico di turno lo aveva definito “scassamaroni”, un termine volgare e offensivo. La scoperta ha suscitato indignazione nel paziente e nella sua famiglia, soprattutto nella compagna, che ha denunciato la mancanza di rispetto verso il padre di sua figlia, sentendosi ridicolizzati dall’episodio.
Avviato il provvedimento disciplinare
La vicenda, riportata dal quotidiano La Sicilia, è diventata rapidamente virale sui social media, attirando l’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità sanitarie. Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Siracusa, Alessandro Caltagirone, ha annunciato l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti del medico responsabile. Una commissione, composta dal direttore dell’unità operativa d’urgenza-urgenza dell’ospedale, dal direttore sanitario del presidio e dal direttore del Gru (Gestione Risorse Umane), è stata incaricata di esaminare i fatti, acquisire gli atti e ascoltare le parti coinvolte prima di decidere quale provvedimento disciplinare adottare.
Il direttore dell’unità operativa di emergenza-urgenza, dottor Dario Chiaramida, ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali, sottolineando la delicatezza della situazione e la necessità di mantenere la fiducia tra medici e pazienti. Il medico coinvolto non è stato sospeso dal servizio, ma la vicenda ha sollevato una riflessione sulla professionalità e sul rispetto nel rapporto medico-paziente.
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