Sette i nidi sulla costa iblea, la nursery preferita delle caretta-caretta

Anche in provincia sventolerà la bandiera “Lidi amici delle tartarughe marine”?  

Punta Regilione, Marina di Modica, Sampieri, Randello e Punta Braccetto. Tutte spiagge che si affacciano sul mare Mediterraneo scelte dalle tartarughe femmine della specie caretta-caretta per le nidificazioni. L’albo delle ordinanze della Capitaneria di porto di  Pozzallo è uno scorrere di provvedimenti di interdizione dei “fazzoletti” di spiaggia dove le tartarughe marine hanno scelto di nidificare. E se le previsioni andranno ad essere rispettate ci saranno, a breve, altre nidificazioni. Perchè la costa iblea, per il suo stato sabbioso incontaminato e pulito, rappresenta l’habitat naturale e comunque la culla adatta per la nascita di nuove tartarughine, le future mamme che torneranno, come da prassi, negli stessi luoghi in cui sono nate. Al momento tre i nidi censiti a Marina di Modica, due  Sampieri, uno a Randello ed uno a Punta Braccetto.

Al momento ci sono le condizioni per pensare a nuove nidificazioni.

La deposizione delle uove da parte delle mamme caretta-caretta, una specie particolarmente presente nel mare Mediterraneo, avviene fra fine maggio e fine agosto. Il ciò ogni 2 o 3 anni e tendenzialmente negli stessi luoghi, nelle stesse porzioni di arenili, dove la tartarughine hanno visto la luce, dove sono nate. Per le nidificazioni più ritardatarie  la schiusa è prevista a settembre. Nel caso dei sette nidi già censiti con tanto di delimitazioni ufficiali da parte di istituzioni e volontari del WWF la schiusa dovrebbe avvenire al massimo entro la metà di agosto. Il clima potrebbe modificare i tempi: infatti una stagione torrida generalmente è foriera di un’anticipazione della schiusa ma al momento questa previsione meteo non è fra le ipotesi attese sulla costa.

Visto l’alto numero di nursery di caretta-caretta potrebbe nascere l’idea di creare i “Lidi amici delle tartarughe marine” che in Italia già esistono. 

In Italia, all’iniziativa promossa da Legambiente, hanno aderito già più di 500 stabilimenti balneari. Quali le condizioni ideali per i “Lidi amici delle tartarughe marine”? In primis la riduzione dell’inquinamento acustico e luminoso, due condizioni che disturbano l’ovodeposizione e la schiusa, e poi la pulizia da eseguire senza ricorrere a mezzi meccanici che potrebbero distruggere i nidi. A coloro che hanno sottoscritto un apposito protocollo d’intesa Legambiente ha consegnato un apposito vessillo che sventola in questi lidi a evidenziare il loro impegno a favore delle tartarughe marine. In questo progetto anche il coinvolgimento delle amministrazioni comunali che possono contribuire in maniera importante alla tutela delle aree di nidificazione.

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