Sfratto a Vittoria, la deputata Campo: “Chiesta audizione congiunta delle commissioni Bilancio e Servizi Sociali, per fare assumere alla Regione un impegno istituzionale chiaro”

Ha destato molta commozione, e in alcuni casi rabbia, la vicenda della famiglia Licitra che ieri, con grande dignità, ha consegnato le chiavi all’ufficiale giudiziario che era arrivato in via La Marmora per il pignoramento di un immobile venduto a prezzo vile. Ricordiamo, infatti, che lo stabile a due piani in cui risiedeva una donna anziana era stato stimato per 176 mila euro e venduto a 26700 euro a un gelese.

Presenti, oltre a Fabrizio Licitra, figlio dell’anziana donna e presidente dell’associazione vittime aste e prezzo vile, anche la deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Stefania Campo, che si è fatta carico di portare le istanze e le richieste di tutta l’associazione anche in Regione: “Innanzitutto ho chiesto, assieme agli altri deputati della nostra provincia, un’audizione congiunta delle commissioni Bilancio e Servizi Sociali, per fare assumere alla Regione un impegno istituzionale chiaro, in modo da sostenere gli enti locali nel far fronte a questa piaga sociale, con appositi e idonei fondi.

A livello locale, c’è un preciso impegno da parte dei candidati sindaco di Vittoria affinché gli uffici dei Servizi sociali del Comune si adoperino per il sostegno delle famiglie che vivono questa esperienza drammatica. Da parte mia avevo già depositato un emendamento alla riforma degli Iacp, volto a far sì che i Comuni prevedano una graduatoria parallela nell’assegnazione delle case popolari riservata esclusivamente a chi subisce la vendita all’asta dell’unica casa.

È chiaro, tra l’altro, che tale problematica non riguardi solo la città di Vittoria ma complessivamente tutta la fascia trasformata. Parallelamente, continueremo a batterci, anche a livello nazionale, affinché si adottino dei correttivi all’attuale normativa che prevedano un limite ai ribassi d’asta, un diritto di prelazione ai parenti dell’esecutato per il riacquisto dell’immobile e la possibilità che lo stesso ex proprietario ne possa recuperare il titolo attraverso la formula del “Rent to buy”, cioè restando dentro la propria ex abitazione ma pagando un affitto”.

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