Impennata dei prezzi ad aprile, +338 euro in più a famiglia. Ma i consumi non crescono

Rialza la testa l’inflazione, con i prezzi che ad aprile segnano una crescita su base annua del +1,1%, determinando un aggravio di spesa, considerata la totalità dei consumi delle famiglie, pari a +338 euro su base annua per la famiglia “tipo”, +439 un nucleo con due figli.

Il prof. Francesco Tanasi docente dell’Università San Raffaele Roma spiega che “A determinare la ripresa dei prezzi non è purtroppo l’aumento dei consumi delle famiglie, che al contrario rimangono ancora fermi, ma la forte corsa dei beni energetici, con i rincari delle bollette luce e gas scattati lo scorso 1 aprile e i sensibili rialzi di benzina e gasolio, con i carburanti che alla pompa costano il 16% in più rispetto allo scorso anno.

Non a caso il comparto “Trasporti” segna una crescita tendenziale dei listini del +2,9%, che si traduce in una maggiore spesa solo per gli spostamenti che raggiunge +157 euro annui per una famiglia con due figli”.

“L’effetto dei beni energetici incide poi anche sulle spese fisse delle famiglie legate ad Abitazione, acqua, elettricità, comparto che ad aprile registra una crescita record del +5% rispetto al 2020” – conclude il professore.

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