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Vaccino: Sicilia, insegnanti attendono, la Regione vuole essere autonoma
17 Feb 2021 15:41
Sono oltre 100.000 i siciliani che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccino anti-Covid in Sicilia, mentre ammonta a 239.788 il numero totale delle somministrazioni. Erano state consegnate 304.235 dosi, e dunque la percentuale e’ del 78,8%. Continuano a crescere, intanto le prenotazioni dei cittadini over 80: attualmente sono quasi 123 mila. Tra i prenotati 163 hanno piu’ di 100 anni.
Le vaccinazioni inizieranno il 20 febbraio. Restano in attesa gli insegnanti, mentre la Regione sembra voler procedere autonomamente nell’acquisizione di nuove dosi. Nell’isola e’ cominciata da qualche giorno la fase della campagna con AstraZeneca, che interessa il mondo della scuola e delle universita’, le forze armate e di polizia, il personale dei servizi essenziali. Il terzo vaccino e’ autorizzato, al momento, solo per il target di cittadini tra i 18 e i 55 anni, circostanza che ha portato il governo centrale ad anticipare alcune categorie vaccinali. In Sicilia le prime dosi vengono inoculate a Palermo, Catania, Messina, Enna, Trapani, Ragusa e Siracusa, per proseguire, a partire da mercoledi’, nelle rimanenti province. Oltre al personale sanitario e amministrativo del Sistema sanitario regionale, sono coinvolti i medici della polizia.
La prenotazione della vaccinazione per il personale della scuola resta ferma, invece, a un’azione “dimostrativa” realizzata negli giorni scorsi in una scuola di Palermo. “Siamo in attesa dei dati dall’Ufficio scolastico regionale”, ha spiegato all’AGI il commissario Covid per la provincia di Palermo, confermando che la prenotazione per questa categoria e’ stata “sospesa”. A lungo andare, la vaccinazione dei giorni scorsi in una scuola palermitana rischia di sollevare legittime polemiche da parte di chi non e’ stato vaccinato e chiede spiegazioni sul criterio con cui e’ avvenuta la scelta di quella scuola: “Non c’e’ stato alcun criterio vero – prosegue Costa – volevamo solo indicare che si stava cominciando a vaccinare”. Costa, infine, si augura di poter partire “fra 3-4 giorni” con la vaccinazione alla Fiera del Mediterraneo.La vaccinazione per il personale della scuola resta cruciale considerando che l’obiettivo del governo Musumeci e’ di aumentare la percentuale della didattica in presenza nelle scuole superiori siciliane dal 50 al 75 per cento gia’ alla fine del mese di febbraio. La prospettiva e’ stata avanzata dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, nel corso dell’incontro di ieri della task force presieduta da Adelfio Elio Cardinale, secondo quanto riferito dai sindacati. Avverte pero’ la Flc Cgil Sicilia: “Prima di passare alla didattica in presenza al 75% nelle scuole secondarie di secondo grado, e’ necessario procedere con la vaccinazione di tutto il personale scolastico, verificare se esistono le condizioni di sicurezza nelle scuole e superare tutte le difficolta’ legate al tema dei trasporti che ancora persistono in certi territori”. Secondo i dati forniti, su un totale di 138.784 tamponi eseguiti tra gli studenti e il personale scolastico lo 0.77% e’ risultato positivo.
Per Rizza, dunque, “e’ opportuno fare chiarezza sul meccanismo da adottare rispetto alla vaccinazione del personale scolastico che deve essere garantito in modo uniforme non solo a livello provinciale ma anche per singola scuola”, in sinergia con le Aziende sanitarie provinciali e con la collaborazione degli Uffici scolastici provinciali. Sono, infatti, “ancora da definire” le modalita’ di somministrazione del vaccino AstraZeneca al personale scolastico di eta’ non superiore ai 55 anni”. Nel timore che la somministrazione sia troppo lenta, la Sicilia vuole rendersi autonoma nell’acquisizione dei vaccini. “Sui vaccini non ci sono particolari novita’ e non si teme debba esserci una riduzione. Il timore rimane ma non c’e’ alcuna certezza”, ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci facendo il punto con i giornalisti sull’emergenza sanitaria a Palazzo d’Orleans. “Ma stiamo lavorando – ha proseguito rispondendo a chi gli domandava di possibili acquisti in maniera autonoma – per potere procedere a una fornitura che consenta in Sicilia di poterci muovere con piu’ facilita’ per realizzare il piano di somministrazione che avevamo immaginato gia’ nei mesi scorsi”.
Per il governatore, comunque, “siamo ancora in una fase di interlocuzione”, non “in una fase contrattuale. C’e’ una interlocuzione – ha ribadito – ma non posso dire nemmeno se appare solida o meno, in questa fase meglio essere prudenti”. L’obiettivo, ha ripetuto ancora Musumeci, e’ “di renderci autonomi come abbiamo fatto prima fase della pandemia con i dispositivi di protezione individuale”. I vaccini al momento sono quelli autorizzati – ha spiegato Musumeci – Moderna, Pfizer e Astrazeneca e “ci muoviamo con le linee concordate con il governo nazionale”. “Per noi, pero’, e’ importante completare il piano vaccini il piu’ velocemente possibile perche’ questa altalena di contagi crea inquietudine e incertezza”.
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