Lockdown e covid: ed è subito divorzio 60% di richieste in più per le separazioni

Lockdown e covid: ed è subito divorzio. Questo terribile periodo di pandemia sta mettendo a dura prova anche la tenuta della famiglia italiana. Secondo l’Associazione nazionale divorzisti italiani nel 2020 c’e’ stato un aumento delle separazioni rispetto al 2019 del 60%.

Di queste il 40% sono per infedelta’ coniugale, anche virtuale, il 30% per violenza familiare e il 30% altre cause.

Perchè, diciamoci la verità: un conto e’ condividere i weekend e le sere, un conto e’ condividere l’intera giornata con tutti i problemi relativi all’emergenza sanitaria: stress sanitario per la malattia, mancanza di lavoro, convivenza con i figli con le difficolta’ connesse alla didattica a distanza. Questo comporta un’esplosione emotiva che porta al desiderio di allontanamento e alla richiesta di separazione.

Nel 40% dei casi le coppie si sono sfaldate, secondo gli avvocati, perche’ con il lockdown e’ stato piu’ difficile nascondere le doppie vite che i coniugi infedeli conducevano prima della chiusura per Covid.

Secondo l’Ami (associazione matrimonialisti italiani), nel 2020 ci sono state un 30% in piu’ di richieste di separazioni di cui la meta’ giudiziali, quindi non consensuali, un aumento del 20% dei femminicidi e un aumento del 70% di violenze all’interno della famiglia.

Numeri che parlano da soli. Un dato che rimane costante nelle statistiche delle separazioni in era covid e’ la differenza tra il Nord e il Sud Italia. Secondo entrambe le associazioni, le separazioni sono due volte maggiori al Nord rispetto a quello che avviene in Meridione: 450 separazioni ogni mille coppie al Nord e “solo” 200 al Sud (dati Ami).

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