La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
RIFIUTI
06 Giu 2016 14:13
Il sindaco di Ragusa dice “vorrei, ma non posso”, ma bisogna intendere “vorrei, ma non sono capace”. Il punto è questo e sulla vicenda relativa alla quarta vasca nella discarica di Cava dei Modicani è lampante.
Piuttosto che ammettere che la linea scelta è stata quella dell’inerzia, va in cerca di alibi, con la solita mossa da scaricabarile. Il ragionamento che Piccitto fa è: anche se avessimo predisposto tutto il necessario per una quarta vasca, le lungaggini della Regione non avrebbero consentito di realizzarla in tempo. Falso.
Un amministratore capace, accorto e lungimirante, si prepara ad ogni evenienza e si comporta di conseguenza. Se i cinque stelle non avessero eliminato dal Piano triennale delle Opere pubbliche il progetto della quarta vasca e se il primo cittadino di Ragusa possedesse un minimo di autorevolezza sul piano regionale, o almeno la capacità di seguire in prima persona un qualsiasi iter burocratico, oggi non ci ritroveremmo a un passo dall’emergenza rifiuti senza avere una soluzione che sia una. Se il progetto della quarta vasca avesse camminato parallelamente al nuovo bando per i rifiuti – che ha subito le battute d’arresto che conosciamo – oggi, almeno, avremmo una soluzione. Temporanea, certo, ma utile al bisogno.
Non c’è la quarta vasca, non si è realizzato l’innalzamento della terza, il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti è ancora lontano dal partire e la quota della differenziata è rimasta invariata a come l’avevamo lasciata.
Amministrare una città è veramente difficile e, purtroppo, i cittadini ragusani temono che questo sindaco non l’abbia ancora compreso. E invece che ammettere di essere per buona percentuale responsabile di quanto sta accadendo, si nasconde dietro dati che appartengono ad altri tempi e altre situazioni.
Per avere la terza vasca ci sono voluti cinque anni, dice. E allora? Magari, una volta partita la procedura, per la quarta ci sarebbero voluti solo pochi mesi. Ma non potremo saperlo mai.
La verità è che questo sindaco è sempre in cerca di scuse. Si scusasse con la città, piuttosto, per tornarsene a casa!
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