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“Basta ritardi nei pagamenti alle imprese”
13 Giu 2017 09:50
L’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica della Regione siciliana Luisa Lantieri ha fatto visita al Centro Direzionale delle Imprese di Comiso sede operativa regionale di pmiSicilia. Accompagnata dal delegato provinciale di pmiSicilia-Enna Filippo Meli, la rappresentante del Governo siciliano ha incontrato una delegazione della giunta provinciale di pmiSicilia-Ragusa guidata dal segretario Andrea Providenza e dal presidente regionale Roberto Biscotto. Tra gli argomenti trattati, quello più urgente ha riguardato i ritardi nei pagamenti delle imprese da parte della Pubblica Amministrazione. Il presidente Biscotto ha ricordato l’entrata in vigore nel 2013 del D.lgs 192/2012 ovvero la circolare del Mise che recepiva la direttiva europea che prescriveva pagamenti certi entro 30 giorni dal ricevimento della fattura da parte dell’ente debitore o al massimo 60 giorni in casi eccezionali come i debiti sanitari. Un atto che prometteva di restituire respiro ai tanti imprenditori fornitori delle pubbliche amministrazioni italiane.
“Ebbene – aggiunge Biscotto – da allora il Mef ha certificato che in Italia risulta saldato soltanto il 50% delle fatture. In particolare la pubblica amministrazione siciliana paga una fattura su due. Gli ultimi dati parziali a nostra disposizione parlano di un passivo che sfiora i 10 miliardi di euro a fronte di un totale nazionale di 64 mld nel 2016. Lo stesso Quotidiano di Sicilia, autore di un’inchiesta nel 2016, ha ammesso che fornire dati certi è molto difficile dal momento che gli enti pubblici dell’Isola mostrano inefficienze anche nella comunicazione degli avvenuti pagamenti. Di certo la situazione è davvero critica: oltre 45 mila imprese siciliane vantano crediti nei confronti della Pa regionale e locale e il tempo medio impiegato dalla Pa siciliana per saldare le fatture si attesta a 78 giorni. Meglio della media italiana, che è di 95 giorni nel 2016 (erano 131 giorni nel 2015), ma sempre di gravi ritardi parliamo. Tutto questo ovviamente crea effetti a cascata. L’impresa di pulizie piuttosto che di costruzioni che ottiene l’appalto dal Comune o dalla Regione non solo deve anticipare i soldi per comprare i materiali necessari ad effettuare i lavori ma è anche chiamata a pagare gli stipendi ai suoi dipendenti oltre che saldare a sua volta i fornitori. Insomma una reazione a catena che purtroppo ha già portato al fallimento di molte imprese e al licenziamento di centinaia di lavoratori. Abbiamo quindi chiesto all’assessore Lantieri di fare il punto della situazione riguardo il trasferimento dei fondi da Stato a Regione e di conseguenza agli enti locali e di sollecitare a sua volta gli enti debitori ad attenersi alla direttiva europea. Abbiamo inoltre sollecitato l’assessore – conclude Biscotto – a verificare se ha funzionato nell’Isola lo strumento della compensazione delle cartelle esattoriali con i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili considerato che nessun dato è finora emerso a tal proposito”.
L’assessore Lantieri ha raccolto tutte le sollecitazioni provenienti dai rappresentanti delle PMI e si è fatta carico intanto di convocare con urgenza una nuova conferenza delle autonomie locali per fare il punto sui trasferimenti regionali ai Comuni e intervenire opportunamente.
“Purtroppo – ha dichiarato l’assessore – ci sono venti comuni che ancora devono procedere con gli adempimenti di legge e questa situazione sta bloccando l’intera procedura dei trasferimenti. Stiamo inoltre cercando intervenire urgentemente ove possibile ma la situazione resta difficile e ingolfata dalla burocrazia”.
Ragusa, 13 giugno 2017
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