8 atleti ragusani all’Ironman di Francoforte

FRANCOFORTE – Avevano già sfidato loro stessi nel 2017 ma hanno voluto ripetere l’emozione mettendosi in gioco a Francoforte. Una gara durissima, tre interminabili sessioni che hanno decretato i nuovi *Ironman*: *Mario Filetti, Filippo Firullo, Peppino Mandarà, Fabrizio Carbonaro, Carlo Blandino, Roberto Roccasalva, Andrea Giannì *e* Emanuele Assenza*, atleti dell’*Asd Modica Triathlon Bike *hanno preso parte, qualche giorno fa, a una delle competizioni più dure del panorama internazionale.
3500 partecipanti, una temperatura estrema di 39 gradi ma la fortissima determinazione di arrivare oltre al traguardo. Una follia, la giudicano molti, ma per loro rimane un’esperienza “*stratosferica che crea dipendenza* – sottolinea il presidente dell’associazione *Andrea Giannì* – *Il triathlon è una disciplina che ti coinvolge al 100 per cento, corri e gareggi principalmente per te stesso e forse è proprio questo che affascina. Forse è proprio per questo motivo che gli atleti sono sempre più affascinati da queste competizioni e quest’anno essere 8 della squadra a Francoforte è un’importante segnale di crescita*”.
La competizione tedesca prevede un percorso di *nuoto di 3,8 km* nelle acque del Langener Waldsee, una *sessione ciclistica collinosa e impegnativa per 185km* e una *corsa di 42 km*, il tutto reso ancora più suggestivo e emozionante dalla presenza in strada di migliaia di spettatori che incitano gli atleti. Un’esperienza decisamente singolare, a tratti inspiegabile, ma che ha permesso ai nostri atleti di confrontarsi con sportivi provenienti da tutto il mondo.
“*È una competizione che lascia il segno* – ha continuato *Andrea Giannì* in rappresentanza dell’associazione sponsorizzata da *Main sponsor Spot, *da* Farmaconte *e* Convivio* – *Magari per molti è una cosa incomprensibile, i numerosi allenamenti, i sacrifici, le rinunce. Per ognuno di noi, però, rappresenta molto e arrivare al traguardo ti ripaga di tutto quello che hai affrontato per arrivare fino a lì. Ironman ci diventi nei mesi della preparazione, quando ti ritrovi a sfidare i tuoi limiti. Il giorno della gara – ha concluso Giannì – vai a ritirare solo la medaglia*”.
Un’impresa che rimarrà negli annali, insomma, e che ha rafforzato incredibilmente la tenacia e la fermezza di tutto il team.

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