“Non è mica una questione di vita o di morte”: la denuncia di una paziente all’Asp di Ragusa

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di una nostra lettrice che denuncia una situazione non certo piacevole vissuta all’interno dell’Asp di Ragusa. La testimonianza racconta non soltanto un problema tecnico o burocratico, ma anche, e soprattutto, una mancanza di sensibilità umana in un contesto sanitario che dovrebbe invece garantire ascolto, rispetto e tempestività. La segnalazione riguarda la difficoltà di prenotare esami di controllo post-oncologico, ma si estende a un tema più ampio: l’accessibilità reale ai servizi di prevenzione nel territorio ibleo. Un racconto che invita a riflettere sulla distanza, sempre più percepita, tra le campagne di sensibilizzazione e la concreta possibilità di curarsi con dignità.

Gentile redazione di Ragusa Oggi,

vi scrivo per segnalare una situazione di grave disservizio e, al contempo, di mancanza di sensibilità umana che purtroppo ho vissuto come paziente all’interno dell’ASP di Ragusa.Da diversi giorni sto cercando di prenotare una colposcopia di controllo dopo un intervento di LEEP per carcinoma, ma:

  • sul portale del CUP non risulta alcuna disponibilità e, nei rari casi in cui compaiono date, non è comunque possibile completare la prenotazione a causa di un errore di sistema;
  • telefonicamente non è possibile parlare con alcun operatore, poiché le chiamate vengono interrotte automaticamente dopo l’attesa.

Ho anche aperto diversi ticket sul portale SovraCUP, ma non ho mai ricevuto risposta. Di fronte a queste difficoltà, ho contattato il reparto di Ginecologia dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa per chiedere indicazioni. La caposala, dopo aver ascoltato la mia richiesta, mi ha risposto con queste parole:

“Signora, non è mica una questione di vita o di morte.”

Una frase che, in un contesto di controllo post-oncologico, lascia sinceramente senza parole.Purtroppo, la stessa situazione si verifica anche per altri esami di prevenzione, come la mammografia, per la quale risulta impossibile trovare disponibilità o completare la prenotazione. È paradossale che l’ASP di Ragusa promuova eventi e campagne sulla prevenzione oncologica, invitando le donne a sottoporsi a controlli periodici, quando nella pratica questi controlli non sono effettivamente accessibili. Comprendo che le risorse del sistema sanitario siano limitate e che il personale operi spesso sotto pressione, ma minimizzare la preoccupazione di una paziente e rendere di fatto impossibile la prevenzione rappresentano un grave problema di organizzazione e di rispetto verso i cittadini. Ho inviato una PEC formale all’ASP di Ragusa, chiedendo chiarimenti e protocollazione ufficiale, ma desidero che questa vicenda venga resa nota, perché riguarda non solo me, ma tutte le persone che cercano di tutelare la propria salute e si scontrano con barriere burocratiche e tecniche. Resto disponibile a fornire ulteriori dettagli o documentazione, qualora vogliate approfondire la vicenda. Vi ringrazio per l’attenzione e per il lavoro di informazione che svolgete sul territorio.

Cordiali saluti, Lettera firmata

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