40 ANNI DI ATTIVITÀ PER IL “PICCOLO TEATRO POPOLARE” DI RAGUSA

Equivoci, colpi di scena, risate a crepapelle, ma soprattutto la voglia di far continuare il divertimento. Questo e altro ancora per la compagnia “Piccolo teatro popolare” di Ragusa che, in occasione della festa per i 40 anni di attività, ha scelto di fare le cose in grande.

Rigorosamente sul palcoscenico, la compagnia ha predisposto una serie di lavori che hanno segnato le tappe della vita artistica dell’intero gruppo.

Venerdì e sabato della scorsa settimana, in scena “U truonu ri marzu”, un classico di Vincenzo Scarpetta in tre atti, ridotto e adattato dal regista Giovanni Dimartino.

Sold-out in entrambe le serate, a testimonianza dell’affetto del pubblico nei confronti del “Piccolo Teatro Popolare”.

Le trovate sceniche e le soluzioni teatrali proposte, adatte per il pubblico che cerca di trascorrere una serata in assoluta spensieratezza, si sono rivelate profondamente azzeccate, fornendo il dinamismo giusto e la cifra stilistica più azzeccata alla commedia brillante di Scarpetta che, seppur scritta agli inizi del secolo scorso, sembra attualissima, adatta anche, e forse soprattutto, ai nostri tempi.

Tre atti accattivanti, il pubblico segue con interesse l’evolversi della storia, sino alle battute finali, catturato dal susseguirsi delle rivelazioni.

Brillante e ironico, Saro Dimartino, alias Turiddu Scarola si scopre padre (ma sarà davvero così?) del benestante presso cui prestava servizio in qualità di cameriere; la capacità di tessere i vari momenti della narrazione messa in campo da Antonino Marù; il Felice Sciosciammocca che nel giro di pochi giorni da orfano si ritrova con padre e madre; e, ancora, la verve interpretativa di Gianni Ancione, capace di caratterizzare con destrezza la figura del prof. Saverio Borzillo, testimoniano come il “Piccolo teatro popolare” abbia ancora molte pagine della propria storia da raccontare.

Meritano, poi, una citazione particolare le nuove leve a cominciare da Laura Corallo che, calandosi nei panni della “cameriera stanca” Rosina, offre uno spaccato impareggiabile del proprio repertorio, capace di strappare risate agli spettatori dal primo all’ultimo momento in cui è in scena.

Gli altri interpreti completano il quadro di una cornice di sicuro spessore: Rita Genovese nei panni di Sofia Borzillo, Carmen Campailla in quelli di Cecilia Borzillo, Pippo Dipasquale è Mimì Cardillo, Daniela Baglieri è Giulietta Spina, e, ancora, Giulio Lopresti è Alfonso Trocoli e Vittorio Bocchieri è Teodoro Morzetta.

I costumi sono curati da Giovanna Raniolo, le scene da Giorgio Battaglia, trucco a cura di Artistic studio.

Il “Piccolo teatro popolare” tornerà in scena, sempre con “U truonu ri marzu”, il 17 e il 24 gennaio alle 21.00 e il 18 e il 25 gennaio alle 18.30.

 

Per informazioni e prenotazioni: Arredaquadro, Via Carducci 196, Ragusa. Telefono 0932.682667.

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