2.200 DISABILI SICILIANI A RISCHIO DI ASSISTENZA: MANCANO I FONDI PER TENERE APERTE LE COMUNITA’ ALLOGGIO

L’ondata di crisi che sta attraversando l’Italia non risparmia niente e nessuno: in Sicilia duemiladuecento disabili mentali rischiano di non poter più usufruire dell’assistenza nelle comunità alloggio dell’intera isola. Queste sono strutture che costituiscono un’alternativa ai normali Istituti, garantendo interventi  che mirano non solo al sostegno del malato, ma anche della famiglia. Spesso sono affidate a cooperative sociali e associazioni che adesso però versano in gravissime difficoltà economiche a causa dei mancati pagamenti da parte dei Comuni, e quindi dalla Regione Siciliana, con cui operano in regime di convenzione.

Per fare qualche esempio, a Palermo le fatture sono ferme dal 2009: questi ritardi, che qualcuno potrebbe definire “cronici”, sono da ricondurre alla strutturale carenza di fondi che accomuna tutti gli enti locali e che in Sicilia stanno per ripercuotersi sull’intero sistema di assistenza psichiatrica ormai al collasso. Solo nella provincia di Ragusa i disabili psichici assistiti nelle comunità alloggio sono duecento: dove andranno a finire? I pazienti siciliani con problemi mentali, le loro rispettive famiglie che non possono farsi carico di accudirli, a chi dovrebbero rivolgersi per avere una mano d’aiuto?

Ma i problemi non finiscono qui: i 1800 operatori delle 120 cooperative sociali e associazioni rischiano di perdere il loro posto di lavoro a causa del mancato saldo delle rette alle comunità alloggio convenzionate. La situazione è quindi al limite: Confcooperative Sicilia e Legacoop Sicilia, le Cooperative sociali e le Associazioni che gestiscono le comunità alloggio, insieme alle Associazioni dei familiari, hanno stamane organizzato un incontro, che si è svolto a Catania presso l’Hotel Nettuno, per presentare un sit-in di protesta permanente in programma da mercoledì 23 novembre a Palermo, dinanzi la Presidenza della Regione Siciliana.

Francesco Lirosi, presidente della cooperativa “Insieme” ha oggi coordinato la conferenza stampa di Catania a cui hanno partecipato  rappresentanti del mondo cooperativo impegnato nell’assistenza ai disabili mentali provenienti da tutte le province siciliane. Nino Grasso, presidente di “Confcooperative-Federsolidarietà”, e Angela Peruca, coordinatrice “Legacoopsociali Sicilia”, hanno poi spiegato quali sono le richieste che verranno presentate al Governo Regionale per la riorganizzazione del sistema, a partire dal passaggio di competenza delle comunità alloggio dall’Assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali, dal quale oggi dipendono, all’Assessorato alla Sanità, anche alla luce del recente Piano Sanitario Regionale.

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della Collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti” , recita l’articolo 32 della Costituzione Italiana. Purtroppo chi è affetto da malattie psichiche difficilmente potrà guarire del tutto, ma loro come chiunque altro, hanno diritto di vivere la loro vita degnamente e le Comunità Alloggio sono strutture che aiutano a raggiungere questo obiettivo. Eppure nonostante sia previsto dalla legge che la Repubblica tuteli i malati e chi non può permettersi delle cure, le tasche vuote dello Stato, e poi della Regione, bloccano il meccanismo.

Si spera che qualcuno ascolti le voci della protesta che partirà il prossimo mercoledì a Palermo e si adoperi per risolvere la situazione, per aiutare duemiladuecento disabili che hanno bisogno di assistenza, ma che soprattutto ne hanno diritto.

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