“121 le imprese in più negli ultimi dodici mesi grazie all’Ecobonus, Sismabonus e Superbonus”. L’analisi dell CNA Territoriale

L’Ecobonus, il Sismabonus e ora il Superbonus stanno effettivamente spingendo in avanti il settore delle costruzioni in provincia di Ragusa? Studiando l’analisi statistica trimestrale pubblicata ultimamente da Movimprese, per conto dell’Unione italiana delle Camere di Commercio (Unioncamere), sembrerebbe di sì, in quanto si rileva un importante balzo in avanti del comparto edile ibleo con 121 attività in più negli ultimi 12 mesi: 4.189 risultano infatti essere le aziende iscritte al Registro imprese della Camera di commercio rispetto alle 4.068 dello stesso trimestre del 2019. In termini percentuali lo scarto è stato significativo: circa il 3% in più.

L’avanzamento è stato particolarmente importante all’Albo artigiani. Qui si è passati dalle 2.079 imprese registrate a settembre 2019 alle 2.145 nello stesso mese di quest’anno: 66 imprese in più, pari al 55% del totale. E’ quanto rileva il Centro studi della Cna territoriale di Ragusa. “Analizzando i dati in modo ancora più specifico – chiarisce il responsabile del Centro Studi, Giorgio Stracquadanio – in particolare quelli relativi ai tre settori della sezione Costruzioni (F) indicati nella classificazione Ateco sia per le aziende iscritte al Registro imprese sia per quelle registrate all’Albo artigiani, risulta in modo chiaro quali categorie sono balzate più in avanti”.

“In particolare, il settore “Costruzione edifici” – continua Stracquadanio – registra un incremento di 44 attività, pari al 36% del totale; di queste 15 solo nell’Albo artigiani, pari al 12,3% del totale. Ancora più significativo è stato l’aumento del settore “Impiantistica” (idraulica, riscaldamento, condizionamento aria, elettrica, etc.): infatti, si sono registrate 77 attività in più, pari ad oltre il 63% del totale, e di queste 52 solo all’albo artigiani, pari al 43% del totale. Questo significa che le varie agevolazioni, messe via via in campo dal Governo nazionale per migliorare energeticamente e riqualificare e ristrutturare in modo antisismico il nostro patrimonio edilizio, sembrano avere stimolato la vitalità di un settore che da tempo aveva perso il suo dinamismo”. Va sottolineato, altresì, come oltre la metà della crescita del comparto costruzioni avviene all’interno dell’artigianato. Sono le piccole imprese che negli ultimi anni hanno subito maggiormente la crisi iniziata nel 2009. I dati ci dicono pure come in questa prima fase l’aumento abbia riguardato maggiormente le attività legate al miglioramento energetico degli edifici (Impiantistica). Si tratta di un dato certamente positivo, anche se probabilmente, però, effettuare solo l’efficientamento energetico di molti edifici che presentano anche “le ossa fragili” potrebbe portare a vanificare parzialmente l’obiettivo delle agevolazioni in un territorio come il nostro che presenta una sismicità elevata.

“Il patrimonio edilizio ibleo da rendere efficiente, sia strutturalmente che energeticamente – chiarisce il presidente della Cna territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono – è notevole. E’ chiaro quindi come questa misura potrà ridare un impulso importante ed aprire nuove possibilità per un comparto che da decenni è caratterizzato da evidenti difficoltà. Il problema sarà ora quello di verificare quanto di questo consistente volume di lavoro potrà essere gestito direttamente dalle imprese locali, e in particolare da quelle artigiane. Le attività già esistenti e quelle nuove nate nell’ultimo anno saranno titolari dei cantieri legati alle varie agevolazioni o saranno mere prestatrici d’opera? Tutto dipenderà dalla volontà di queste imprese di formarsi rapidamente e soprattutto di creare un sistema capace di metterle in rete in modo da avere quel ruolo che spetta loro all’interno di un mercato in forte espansione”.

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