I lavoratori della Spm a Modica in stato di agitazione. Futuro incerto e niente stipendi da 4 mesi.

         Proclamato con decorrenza immediata lo stato di agitazione dei dipendenti della Spm di Modica a causa dello stato di abbandono che gli stessi dicono versare la società a partecipazione comunale.

“In questi anni, affermano,  non sono state adottate le necessarie contromisure per rimettere in sesto complessivamente sia la partecipata dalla crisi che l’attraversa che la situazione dei dipendenti che subiscono gli effetti di una gestione inadeguata”.

“L’attuale Amministratore Unico, come già detto in precedenza, proseguono ancora i dipendenti  il cui notevole costo ricade sui cittadini, in questi anni non è riuscito ad evitare che la Società producesse debiti, che il Comune – come ben si sa – deve ripianare col proprio bilancio, e non ha maturato né un profilo  di autonomia  rispetto all’Amministrazione comunale né è riuscito ad ottenere i pagamenti delle fatture per il lavori che la SpM effettuata per conto del Comune”.

I dipendenti  hanno già maturato 4 mensilità (Giugno, Luglio, Agosto e 14 mensilità nonché debbono ricevere ancora il 40% del mese di Maggio) e ancora da Palazzo San Domenico non si conoscono i tempi  per trasferire le risorse economiche e per consentire alla partecipata di saldare il debito accumulato nei confronti dei lavoratori.

Qualche mese addietro, la Camera del Lavoro di Modica  aveva chiesto all’Assessore al ramo di istituire un tavolo di confronto per pianificare i percorsi per definire e porre a soluzione le tante gravissime criticità che appalesa la Società.

Alla luce di un tale cronico stato delle cose, oggi  la proclamazione dello stato di agitazione con decorrenza immediata.

 

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