BUON MARE ENZO. OGGI POMERIGGIO I FUNERALI A MARINA DI RAGUSA

Ciao ad Enzo, anche il mare Mediterraneo ti saluta. Chissa se l’avrebbe mai immaginato che la sua morte sarebbe stata al centro di tantissime notizie delle testate giornalistiche locali e di tanti, tantissimi commenti sui social. Lui che dal mondo dei social, ma anche da quello reale, era fuggito via per rifugiarsi nel suo mondo, quello a lui più consono, quello dove a volte è tutto perfetto e dove la verità è la verità. Oggi tanti applausi al passaggio della sua bara durante il funerale a Marina di Ragusa, officiato all’interno della chiesa di Santa Maria di Portosalvo. Domenica l’hanno trovato morto in strada, la sua vera casa, accasciato ma sereno. Enzo Gallaro è stato uno dei personaggi più veri della frazione marinara.

Il suo corpo, come ha scritto il Giornale di Sicilia, è stato recuperato domenica sera sotto le scale alle spalle dei bagni pubblici di piazza Torre, a Marina di Ragusa. Era lì che Enzo teneva il suo sacco a pelo, a poche decine di passi dal mare, il «suo» mare dal quale non riusciva a staccarsi. Sessantotto anni, spirito libero, uomo benvoluto da tutti, Enzo era ritornato a Marina da alcuni giorni, era stato via per un po’. Ma stava bene, dicono quelli che lo conoscevano. Quando è stata chiamata l’ambulanza del «118», erano circa le 20,30, era ormai troppo tardi. Dopo essersi accovacciato per cercare, con una pila elettrica, di capire meglio la situazione, l’operatore del «118» si è fatto scuro in viso. Lì sotto c’era Enzo. Come sempre, ma questa volta non dormiva.

Tantissime le testimonianze e i ricordi visto che Enzo si era prestato anche per partecipare ad alcuni cortometraggi e filmati girati da alcuni registi iblei (Antonio Carnemolla, Alessio Miceli, Emanuele Malloru) e perfino per la campagna pubblicitaria di una grande azienda come Caffè Moak con gli scatti fotografici di Carlo Giunta.

Ad “Enzu mpallatu” è stata dedicata anche una pagina social https://www.facebook.com/enzumpallato

Ed ecco alcuni ricordi di Enzo 

CARLO GIUNTA
Il mio ricordo di Enzo, lo usai nel 2008 per interpretare un fachiro per la realizzazioine del calendario Moak, quando glielo chiesi fu felicissimo, feci venire anche due indiani per fargli il turbante e i pantaloni, mi ricordo che gli feci trovare due bottiglie di nero d’Avola che bevemmo insieme, finite le bottiglie girava nudo per lo studio…… un bellissimo ricordo, ma sopratutto ricordo l’altro Enzo, quello profondo, il vecchio pescatore pieno di esperienza e saggezza che dispensava consigli e lezioni di vita, un personaggio che sembrava uscito dalla penna di Hemingway. Posto alcuni scatti dello shooting.

 

ANTONIO CARNEMOLLA
Alla fine degli anni 90, mentre il mio paese, Marina di Ragusa si avvicinava al grande cambiamento, vagavo con una vecchia videocamera Hi8 per il borgo filmando tutti quei personaggi che oggi considero grandi uomini. Tra questi: Enzo. Lo riprendo nella sua baracca davanti al mare, felice dopo aver pescato un tonno enorme che non ho mai visto cosi grande in tutta la mia vita. E lui, uomo del mare lo aveva preso da solo. Tutto questo è stato filmato e sono felice e orgoglioso di mostrarvelo in una proiezione pubblica questa estate a Marina di Ragusa davanti al mare dove si è addormentato per sempre.

 

ALESSIO MICIELI
Resta un ricordo straordinario, di un uomo fuori dal comune, libero dagli schemi. Ho avuto la fortuna di sentire le tue storie e la tua vita da uomo di mondo, cittadino della Terra e soprattutto del Mare, sono state di ispirazione per me e per i miei progetti. Probabilmente non ti ho mai raccontato di quelle persone al cinema commosse nel sentire la tua storia. Non ti ho ringraziato abbastanza, ma sappi che hai decisamente lasciato il segno in ognuno di noi. Ciao Enzo.

 

 

 

 

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