Appello alla politica, più cemento per tutti

*Mettere le costruzioni al centro delle politiche per la crescita significa creare occupazione, recuperando i 600 mila posti di lavoro persi negli anni di crisi, e accelerare la ripresa economica. A chiederlo sono le sigle datoriali della filiera delle costruzioni insieme ai professionisti e alle società di ingegneria che hanno firmato il Manifesto per le elezioni politiche del 2018.*
*“Ance, Legacoop produzione e servizi, Anaepa Confartigianato edilizia, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai, Aniem, Confapi Aniem, Oice e al Consiglio nazionale degli ingegneri*, hanno stilato un elenco di priorità e di interventi necessari per *ridare slancio a un settore* in grado di far crescere l’Italia di un mezzo punto percentuale in più all’anno.
*Sono dieci i temi strategici *che la politica deve affrontare per far ripartire il settore. Si parte dal *rilancio delle infrastrutture* e l’appello a *rivedere il Codice degli appalti,* che dopo quasi due anni dall’entrata in vigore non è riuscito a imprimere il tanto atteso cambio di passo e sembra anzi aver tradito lo spirito della legge delega frenando un settore che era già in grandi difficoltà a causa della crisi del mercato.
Temi cruciali quelli della *sostenibilità, dell’economia circolare e della rigenerazione urbana*, considerate le *vere sfide per il futuro* del Paese. Diversi sono, in particolare, gli interventi necessari per favorire il *recupero delle aree degradate* e incentivare la *riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano*, ormai vecchio e insicuro. Obiettivo, quest’ultimo che può essere raggiunto solo attraverso un *uso intelligente della leva fiscale. *
Centrale anche la questione del *lavoro*, il cui costo per l’edilizia è più alto di tutti gli altri settori industriali a parità di prestazioni, e quello della *sicurezza dei lavoratori* nei cantieri.
Quello che chiediamo è *una vera e propria politica industriale di settore* con misure che favoriscano *l’accesso al credito* delle imprese di costruzione, *qualifichino gli operatori* e consentano al settore di *innovarsi *sfruttando al meglio i nuovi strumenti messi in campo. Non senza un richiamo al *rispetto della legalità*, che deve avvenire nei fatti e non solo sulla carta.”
*Investendo sulle costruzioni si può raggiungere +0,5% di Pil all’anno e la ripresa dell’occupazione.*
*Intanto il segretario del Pd e candidato a sindaco di Ragusa, Peppe Calabrese, ha risposto a questo appello. Ecco la sua risposta: “Abbiamo esaminato con attenzione le proposte lanciate dalle sigle della filiera delle costruzioni. E siamo pronti a garantire la necessaria evidenza alle stesse nella stesura del programma che stiamo approntando per rilanciare la città di Ragusa”. A dirlo è il candidato sindaco di Ragusa Peppe Calabrese dopo avere preso atto dei contenuti del manifesto diffuso dall’Ance e dalle altre sigle del comparto ieri mattina. “Il recupero urbano, e in questo senso condividiamo tale necessità con le sigle del comparto – dice Calabrese – sarà la priorità della nostra azione per quanto concerne il rilancio di questo così come di altri settori economici. E’ opportuno precisare che noi siamo per il concetto del volume zero, cioè riteniamo che non abbia senso lo spreco ulteriore di suolo urbano. Perché a Ragusa c’è un elevato numero di immobili, assolutamente sovradimensionato rispetto alle esigenze. E tutto ciò, naturalmente, incide sui prezzi di ciascuna unità abitativa”. Ma non solo. Calabrese aggiunge, inoltre, prendendo spunto dagli stimoli contenuti nel documento in questione, che altra priorità riguarderà, per il Comune di Ragusa, il rilancio dei lavori pubblici, soprattutto su questioni che riguardano i servizi primari. “Soprattutto nelle periferie – sottolinea – dove sarà necessario garantire la costruzione di reti idriche e fognarie. Ovviamente non possiamo che plaudire all’inziativa di Ance e delle altre sigle della filiera delle costruzioni avendo cura di puntare alla riqualificazione dell’esistente così da eliminare sacche di degrado e da assicurare il necessario decoro ai vari quartieri della nostra città”.*

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