EBOLA: LA SIVAE SPIEGA LA SITUAZIONE IN ITALIA PER GLI ANIMALI ESOTICI

La rubrica MI FIDO, come già fatto altre volte in passato, fa una capatina questa settimana nel mondo degli animali esotici, molti dei quali sono a tutti gli effetti animali da compagnia per molte persone.
Mentre leggiamo vari comunicati e discussioni sul tema del contagio del virus Ebola fatti da associazioni e organi di stampa britannici, apprendiamo che è intervenuta la SIVAE (Società Italiana Veterinari Animali Esotici) per bocca del presidente dr.Paolo Selleri. Lo stesso dr.Selleri spiega chiaramente come in Italia sia vietato possedere primati e tante altre specie di animali esotici. Potrebbe esserci poi chi detiene pipistrelli in voliera o altri animali la cui detenzione non è consentita. Il rischio potrebbe esserci soltanto qualora tali specie risultassero importante ILLEGALMENTE dai Paesi africani colpiti dall’epidemia, risultassero positivi e ci fosse un contatto diretto. “Scimmie e pipistrelli che si trovano in circhi, laboratori o privati *afferma il dr.Selleri* provengono da allevamenti in giro per l’Europa. Ormai la pratica della caccia in Africa e dell’importazione in Occidente è assai limitata. Inoltre alla frontiera italiana ci sono rigidi controlli sanitari sulle specie esotiche e l’animale ha una sua carta d’identità. E’ quindi quasi impossibile trovare in Italia un esemplare a rischio Ebola”

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