CHIARAMONTE GULFI DIVENTA UN PAESE RICCO DI IDEE PROGETTUALI

Siamo quasi a metà dell’opera ed i lavori dei nove progetti del LID’A  iniziano a prendere forma.  Nella cornice della sala Sciascia, ex chiesa ricca di storia architettonica, i sessantanove ragazzi seguiti dai loro tutor e dai docenti di riferimento stanno sviluppando i cinque temi individuati precedentemente dai docenti.  Ragazzi provenienti non solo dall’università siciliana e della Calabria che promuove il LID’A ma anche dall’Argentina e da Taipei. I nove studenti di Taipei sono accompagnati dai loro docenti dell’università di CCU di Taipei, il prof. Wei-Bin Chen e Chun-Lin  Lee, quest’ultimo ci ha raccontato che stanno lavorando al progetto legato alla cinta muraria, ovvero quei palazzi costruiti negli anni ’70 che circondano il paese a sud.  “Non ero stato in Sicilia, la conoscevo come terra ma tutto qui,ma non l’avevo vista con i miei occhi.- dice  Chun-Lin  Lee-  Mi piace questo paese ma non saprei paragonarlo ad un altro che conosco. Sono rimasto colpito dalla presenza di palazzi antichi ben tenuti e ricchi di storia anche perché dalle mie parti non esistono opere così vecchie. Inoltre prima di arrivare ho fatto una ricerca sul territorio ed anche sulla demografia così da capire l’evoluzione paesaggistica.”  LID’A da la possibilità anche ad alcuni artisti locali, che vogliono esprimersi con la loro variegata arte, grazie al laboratorio del prof. Carlos  Campos, ordinario di Rappresentazione architettonica e insegna Disegno presso la Facoltà di Architettura di Buenos Aires, che sta cercando di far vedere con occhi diversi la realtà e gli oggetti che ci circondano definendo il concetto di Analogico e Digitale. Inoltre ha fatto conoscere i suoi lavori e i progetti di lavorazione per arrivare al prodotto finito. “noto come prendono già forma i lavori dei nove laboratori che abbiamo attivato che svilupperanno uno dei cinque temi individuati. Dice la prof. Laura Thermes-  posso già dire che solo due dei nove stanno sviluppando il tema legato al recupero della Pineta, ex hotel, non saprei cosa stanno pensando esattamente questo lo sapremo solo alla fine. Una cosa è certa si tratta di una struttura che si può recuperare ma apportando li dovuto adeguamento alle norme vigenti.” Tutto ciò è stato possibile grazie anche al comune di Chiaramonte Gulfi, con i testa il sindaco Fornaro,gli sponsor e gli organismi professionali come: l’Ordine degli architetti di Ragusa, nella figura dell’architetto Giuseppe Cucuzzella, della Consulta regionale degli ordini architetti della Sicilia con in testa il presidente dell’architetto Giovanni Lazzari e la Fondazione degli architetti di Ragusa nella persona dell’architetto Gaetano Manganello. 

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