“W. LA CULTURA”, DICE GUASTELLA

In perfetto stile berlusconiano il Sindaco Di Pasquale preferisce offendere piuttosto che controbattere alle puntuali e documentate contestazioni mosse alla sua amministrazione. Perfino nelle battute non riesce ad essere felice per l’evidente stato di nervosismo che lo assale ogni qualvolta qualcuno osa evidenziare un pensiero contrario.

Definire il Candidato Guastella e la coalizione che lo sostiene protagonisti di una commedia che ha fatto ridere i Ragusani per aver evidenziato che il Teatro a Ragusa non può essere un capannone è risibile e offensivo per le intelligenze di noi tutti. I Ragusani non hanno affatto riso, anzi piangono ogni qualvolta sono costretti a recarsi altrove per assistere a qualsiasi manifestazione culturale degna di tale nome.

Caro Sindaco, non abbiamo fatto una commedia fuori dal teatro Marino, sarebbe stata una farsa in realtà. Tutt’al più siamo stati costretti a mettere in scena una tragedia e le assicuriamo che, con piacere, avremmo preferito inscenarla dentro il teatro e non fuori. Purtroppo nonostante abbiamo bussato nessuno ci ha aperto perché era chiuso. Noi il Teatro lo faremo, perché riteniamo che la cultura sia prioritaria per garantire a Ragusa sviluppo sociale e posti di lavoro.

Noi non gridiamo “Viva l’incultura!”, ma “Viva la cultura!”

 

 

 

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