È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VLADIMIR DENISSENKOV
31 Ago 2014 19:16
Il “dicastelloincastello” prende spunto dal tema della mostra “Dosso Dossi – Rinascimenti eccentrici al Castello del Buonconsiglio”(in corso dal 12 luglio al 2 novembre) e accompagna l’evento espositivo con oltre quaranta serate da luglio a settembre poste in sette manieri del Trentino.
Nella meravigliosa cornice del castello del Buonconsiglio e Trento, giovedì 29 agosto si è tenuto un concerto con il grande fisarmonicista russo Vladimir Denissenkov.
Nato a Chernovsy (in Unione Sovietica, ora Ucraina) il 30 marzo 1956, si è diplomato presso il Conservatorio di Mosca nel 1979. E’ stato campione del mondo di fisarmonica a Caracas nel 1981. Ha suonato fino al 1990 con la Filarmonica di Mosca ed ha vinto due concorsi in Urss di musica tradizionale russa ed è stato ospite stabile nei programmi dei principali programmi televisivi del suo paese con il gruppo Zvoni Ruskie. Si è esibito in ben quaranta paesi nel mondo e dal 1995 lavora stabilmente in Italia come concertista, sia da solista che con i suoi gruppi. Ha collaborato con Fabrizio de André, Moni Ovadia, Ludovico Einaudi, ma anche Ottavia Piccolo e Lella Costa, tanto per citarne alcuni.
E’ anche compositore e autore di due colonne sonore.
Tornando al concerto. I brani che ha suonato magistralmente, come sempre del resto, spaziano dal classico (un arrangiamento di musiche di opere di Gioacchino Rossini, e Il volo del calabrone del celebre Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov, alla musica tradizionale russa con virtuosismi che ha strappato applausi calorosissimi.Il suo strumento è il bajan, una fisarmonica cromatica a bottoni sviluppata in Russia all’inizio del XX secolo. Il nome deriva dal bardo Boyan (XI sec.) e si differenzia dalle comuni fisarmoniche a bottoni in alcuni dettagli.
Le ance sono più ampie e rettangolari.
La tastiera del canto è posizionata vicino alla metà del corpo, invece che attaccata alla parte posteriore.
La fila di bassi con gli accordi di settima diminuita è spostata rispetto al sistema di bassi della abituale fisarmonica.
Le differenze nella costruzione interna danno al bajan un timbro distinto, rispetto alla fisarmonica, specialmente per quanto riguarda i bassi che presentano un suono più potente.
Per l’estensione e la pulizia del suono, i bajan vengono spesso scelti dai virtuosi della fisarmonica che eseguono musica classica o contemporanea.
Il concerto si è tenuto nella Loggia del Romanino, suggestiva e splendida. Denissenkov ha interagito con il pubblico presentando i propri pezzi e creando suggestioni emozionali profonde. E’ riuscito a trasmette l’anima russa.
Una serata da ricordare.
© Riproduzione riservata