VLADIMIR DENISSENKOV

Il “dicastelloincastello” prende spunto dal tema della mostra “Dosso Dossi – Rinascimenti eccentrici al Castello del Buonconsiglio”(in corso dal 12 luglio al 2 novembre) e accompagna l’evento espositivo con oltre quaranta serate da luglio a settembre poste in sette manieri del Trentino.

Nella meravigliosa cornice del castello del Buonconsiglio e Trento, giovedì 29 agosto si è tenuto un concerto con il grande fisarmonicista russo Vladimir Denissenkov.

Nato a Chernovsy (in Unione Sovietica, ora Ucraina) il 30 marzo 1956, si è diplomato presso  il Conservatorio di Mosca nel 1979. E’ stato campione del mondo di fisarmonica a Caracas nel 1981. Ha suonato fino al 1990 con la Filarmonica di Mosca ed ha vinto due concorsi in Urss di musica tradizionale russa ed è stato ospite stabile nei programmi dei principali  programmi televisivi del suo paese con il gruppo Zvoni Ruskie. Si è esibito in ben quaranta paesi nel mondo e dal 1995 lavora stabilmente in Italia come concertista, sia da solista che con i suoi gruppi. Ha collaborato con Fabrizio de André, Moni Ovadia, Ludovico Einaudi, ma anche  Ottavia Piccolo e Lella Costa, tanto per citarne alcuni.

E’ anche compositore e autore di due colonne sonore.

Tornando al concerto. I brani che ha suonato magistralmente, come sempre del resto, spaziano dal classico (un arrangiamento di musiche di opere di Gioacchino Rossini, e Il volo del calabrone del celebre Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov,  alla musica tradizionale russa con virtuosismi che ha strappato applausi calorosissimi.Il suo strumento è il bajan, una fisarmonica cromatica a bottoni sviluppata in Russia all’inizio del XX secolo. Il nome deriva dal bardo Boyan (XI sec.) e si differenzia dalle comuni fisarmoniche a bottoni in alcuni dettagli.

Le ance sono più ampie e rettangolari.

La tastiera del canto è posizionata  vicino alla metà del corpo, invece che attaccata alla parte posteriore.

La fila di bassi con gli accordi di settima diminuita è spostata rispetto al sistema di bassi  della abituale fisarmonica.

Le differenze nella costruzione interna danno al bajan un timbro distinto, rispetto alla fisarmonica, specialmente per quanto riguarda  i bassi  che presentano un suono più potente.

Per l’estensione e la pulizia del suono, i bajan vengono spesso scelti dai virtuosi della fisarmonica che eseguono musica classica o contemporanea.

Il concerto si è tenuto nella Loggia del Romanino, suggestiva e splendida. Denissenkov ha interagito  con il pubblico presentando i propri pezzi e creando suggestioni emozionali profonde. E’ riuscito a trasmette l’anima russa.

Una serata da ricordare.

 

 

 

 

 

 

 

 

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