VITTORIA: UN ALLOGGIO PER SOCCORRERE UNA PERSONA SENZA CASA

Una vita di stenti e di sofferenze, questa è la vita di Maria Furnaro, una signora ospitata momentaneamente e provvisoriamente presso una sede politico-culturale grazie alla generosità dell’On. Aiello il primo a soccorrere le persone bisognose e nel caso della signora a toglierla dalla strada.

Ancor prima Maria viveva in una casa oscura, diroccata, al gelo e in quel modo incominciarono a peggiorare le sue condizioni di salute assieme al suo tenore di vita sempre più misero.

Sempre sola in mezzo alla strada la vedi darsi da fare vendendo cianfrusaglie, oggettini di San Pio, sempre sola e sempre più ammalata e senza una pensione. Solo un uomo ha teso la mano per aiutarla, per soccorrerla, lo stesso uomo che le diede un alloggio per dormire, lavarsi, sfamarsi. Lo stesso uomo che voleva toglierla dalle condizioni di estrema miseria in cui vive e dalla strada.

Maria ha sofferto molto e ha subito molte angherie e violenze. In passato alcuni vandali hanno dato fuoco al suo gazebo con dentro lei che era intenta a sistemare i suoi oggettini per venderli e comprarsi qualcosa da mangiare, qualcosa per sopravvivere. Ne è uscita illesa sebbene con qualche scottatura alla sua pelle molto fragile e segnata da moltissime sofferenze fisiche.

Maria non possiede nulla e gira per i supermercati a mendicare. La sua è una lotta quotidiana alla sopravvivenza. Ha solo una moto ape, quella sarà d’ora in avanti la sua nuova casa. Ma come farà a dormire lì dentro con il freddo della notte e la desolazione del buio? Come farà a sopportare tutto questo?

La sua disperazione ora si è amplificata perché non sa come fare e ha paura della vita e ha paura del futuro.

Maria chiede a Dio di essere felice perché per lei essere felice vuol dire avere un tetto dove dormire.

Questo è un appello, non una critica all’amministrazione comunale di Vittoria chiedendo d’intervenire per dare sollievo a un’anima disperata. Si chiede un sostegno confidando nelle vostre coscienze e nella vostra buona volontà di soccorrere una persona che sta davvero male. Siamo venuti a conoscenza che siete intervenuti in passato chiedendo alla signora di ricoverarsi presso una clinica e lei ha rifiutato ma forse un’assistente sociale del comune potrebbe aiutarla nel farla desistere o nel trovarle un’altra sistemazione.

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