È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VITTORIA: PRESENTAZIONE DELL’ULTIMO LIBRO DI GRAMELLINI
22 Mag 2013 18:08
Venerdì 24 maggio, presso la Libreria Bixiosessantaquattro, si terrà un aperitivo culturale dedicato allo scrittore Massimo Gramellini ed in particolare a uno dei suoi bestsellers “L’ultima riga delle favole”.
L’attore Emanuele Nicosia leggerà alcuni brani del libro. L’appuntamento è per le ore 19:30 presso il Chiostro dell’ex Convento dei Padri Minori, in via Principe Umberto 87 a Vittoria.
Uscito il 29 aprile del 2010, “L’ultima riga delle favole” si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall’infanzia: quale sia il senso del dolore; se esista, e chi sia davvero, l’anima gemella; e in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni. È un viaggio introspettivo profondo, perfetto per il lettore che va alla ricerca di se stesso, accettando di affrontare le verità più nascoste e profonde che cova dentro di sé.
La vicenda inizia con un uomo (Thomàs) che prova rabbia nei confronti dell’ultima frase di ogni fiaba: e vissero tutti felici e contenti. Una rabbia apparentemente sciocca e ingiustificata, che pretende di far credere che non esista la possibilità di entrare in intimità con un’altra persona e costruire insieme una vita positiva. Ma l’incanto della vicenda lo trasporta in un posto immaginario, una sorta di stabilimento termale, in cui delle guide lo accompagnano in un viaggio dentro la sua anima. Resistendo al dolore e alla paura, Thomàs ritrova se stesso e la chiave per scoprire cos’è la vera intimità. Nelle terme ci sono altri viaggiatori, ma ciascuno ha un destino diverso, secondo il percorso che scelgono di fare. Grazie a questo Thomàs scopre che solo noi siamo responsabili del nostro destino ed andiamo incontro alla meta che con le nostre scelte ci riserviamo.
Suggestiva e poetica la trovata di segnare ogni tappa del viaggio con l’immagine di una fiaba classica. Gramellini ci comunica che le immagini dell’infanzia segnano il nostro cammino in maniera tanto inconscia quanto forte e sono un’insospettabile risorsa, che può accompagnare la nostra crescita per tutta la vita.
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