VIAGGIO NATURALISTICO NEI TERRITORI DI MODICA POZZALLO SCICLI

“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà  come per entrare in una realtà  inesplorata che sembra un sogno”. Con una citazione di Guy de Maupassant si è aperto a Ispica Palazzo del Mercato l’incontro del caffè letterario “S.Quasimodo” sabato 19 febbraio. La coordinatrice per Ispica, Daniela Fava, ha introdotto il testo “Passeggiate nei dintorni di Modica, viaggio naturalistico nei territori di Modica, Pozzallo, Scicli,  e la costa ragusana (1882)”, di Carlo Stoppani e Pietro Lancetta, Nino Petralia editore. Un testo, introdotto da Domenico Pisana, che descrive la sensazione di stupore ed incanto dei due autori alla fine dell’800 davanti allo spettacolo della natura nel territorio Ibleo.

“Compito delle amministrazioni – ha affermato l’Assessore alla Cultura Patrizia Lorefice –  è quello di preservare i luoghi dell’incanto descritti dai due autori perché altri viaggiatori possano rimanere affascinati, oggi come allora, e sentire le stesse emozioni”. “Questa passeggiata –afferma Domenico Pisana – è un viaggio nella memoria che sentiamo prezioso perché restituisce al lettore luoghi incontaminati che oggi ancora si possono ammirare in molti tratti della costa e che sono  specchio di una meraviglia che va custodita e preservata a beneficio nostro e delle future generazioni”. Il compito di addentrarci nel testo è stato poi affidato alla profonda capacità di analisi che è tipico degli studiosi appassionati.

Nel nostro caso alla poetessa e studiosa Grazia Dormiente, la quale si è immersa nelle pagine del libro rinvenendo in “questo piacevole diario di viaggio una possibilità di riflessione sul senso dei luoghi, sulle peculiarità dei tratti  naturalistici ed antropologici della terra iblea, insomma sul valore del paesaggio, cultura che si intreccia con la natura”. Nelle Parole di Grazia Dormiente si riesce a divinare l’incanto provato dai due autori e da chi con loro si avvicina con atteggiamento di scoperta alla zona descritta: “Tra segni della memoria e referenze letterarie dei colti autori, la terra iblea che costituisce oggi la provincia di Ragusa, continua a mostrare, lontana dai clamori omologanti, il retaggio della sua identità nei segni paesaggistici, irradiando, come del resto tutta la Sicilia, “le luci di molteplici civiltà.” Straordinario invito a saper leggere i mutamenti indotti dal respiro del mare e dal suo inarrestabile dialogo con la terra”. Nelle parole dei due autori le motivazioni del viaggio: “[…]

E’ nell’aperta campagna, sui monti, sulle sponde dei fiumi, sulle rive dei laghi, sulle spiagge marine, fra gli scogli, fra i dirupi, ovunque insomma natura si manifesta lussureggiante di vita e giganteggia con le sue masse rocciose,  che sussultanti rivelano l’interna attività del globo, ivi il giovane potrà apprendere con successo la storia naturale. Si accompagni dunque nelle scuole lo studio della storia naturale con frequenti escursioni in luoghi adatti all’ applicazione di ciò che fu descritto; un’escursione, ritenuta dall’ignorante un perditempo, e forse il tempo più bene impiegato”.  Continua la Dormiente: “Tra i pregi del libro sono da  annoverare, secondo noi, l’individuazione dei geositi, il richiamo agli usi delle specie arboree, le suggestioni letterarie come fonte ispirativa per tracciare l’immagine delle borgate rivierasche e quella delle città di Modica, Pozzallo e Scicli. Nella promozione degli itinerari geoturistici è da ascrivere sicuramente l’esteso litorale di Ispica che esibisce coste ora sabbiose e basse ora rocciose ed alte fino a formare i memorabili promontori di Punta Ciriga, Punta Castellazzo.

Alla scoperta della Marza gli autori ci guidano al cosìddetto Cozzo di S.Maria o porto Focallo dove le marne e i calcari conchiliferi mostrano l’evidente processo erosivo del mare,come attestano le grandi curve che accompagnano il lido per buon tratto”. Infine un ringraziamento pubblico all’editore da parte della Dormiente: “riconosco ad Antonino Petralia, editore della ristampa, il merito di offrire alla nostra attenzione opere inerenti il patrimonio memoriale e letterario della terra iblea”. L’incontro è stato piacevolmente accompagnato dalle letture degli attori della Compagnia Nuovo Teatro Popolare Giovanni Pelligra e Cristina Scuccess e dalle musiche del Maestro Lino Gatto.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it