Venticinque anni fa nasceva la facoltà di Lingue a Ragusa. Le celebrazioni per una scelta che ha cambiato il volto del sud-est

Venticinque anni di lezioni, esami, seminari, conferenze. Venticinque anni di studenti provenienti da tutta la Sicilia e oltre, di docenti appassionati, di cultura che si fa territorio. Il 5 maggio 2025 l’Università di Catania celebra il 25° anniversario dell’attivazione dei corsi di laurea in Lingue a Ragusa, una ricorrenza che segna un traguardo importante per la sede iblea e per tutta la comunità accademica.

L’evento si terrà alle ore 11.30 presso l’Auditorium di Santa Teresa, a Ragusa Ibla (via Orfanotrofio 49), luogo simbolico della vocazione culturale della città. Per l’occasione, sarà ospite uno dei più autorevoli linguisti italiani: il prof. Marco Mancini, ordinario di Glottologia e Linguistica all’Università “La Sapienza” di Roma e Accademico dei Lincei, che terrà una lectio magistralis dal titolo “Lingua e storia”.

L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali del rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, della direttrice del Dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino e del presidente della Struttura didattica speciale di Ragusa, Stefano Rapisarda.

Una scommessa culturale vinta

L’apertura dei corsi in Lingue a Ragusa nel 1999 fu una scelta coraggiosa e visionaria: portare l’università nel cuore del Sud-Est siciliano, offrendo formazione avanzata in un territorio fino ad allora privo di sedi accademiche stabili. In questi 25 anni, la Facoltà ha contribuito in modo decisivo alla vivacità culturale di Ragusa Ibla, alimentando un dialogo continuo con il territorio attraverso convegni, scambi internazionali, eventi scientifici e collaborazioni con scuole, enti pubblici e associazioni.

Oggi, la sede ragusana rappresenta un punto di riferimento per gli studi linguistici e letterari, con una forte attenzione all’interdisciplinarietà e all’apertura verso il Mediterraneo, l’Europa e l’Oriente.

Lingua come memoria e visione

La presenza del prof. Mancini, studioso noto per i suoi contributi alla linguistica storica e alla comparazione tra lingue antiche e moderne, offrirà un’occasione di riflessione profonda sul ruolo della lingua come archivio della memoria e strumento di lettura della storia. Un tema che si intreccia perfettamente con il senso dell’anniversario: guardare al passato per costruire il futuro, nel segno della formazione e della conoscenza. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Studenti, docenti, cittadini e appassionati di linguistica sono invitati a partecipare a questo appuntamento di grande prestigio.

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