Uno “Sportello Ascolto” e di consulenza: nuovo servizio avviato dal Rotary Club e dal Vicariato di Comiso

Ci sono grandi fragilità che attraversano le città: difficoltà di ogni genere che interessano le famiglie, i singoli, i giovani.
Dopo la pandemia la nostra società si riscopre più debole, con una serie di bisogni generalizzati: intercettarli e affiancarli per aiutare tanti a uscire dal guado è una delle finalità del Rotary Club di Comiso. La presidente Elena Bocchetti e il suo direttivo hanno avviato, nell’anno in corso, Uno “Sportello Ascolto” che offre uno spazio di consulenza gratuito a genitori, anziani, adolescenti di qualunque nazionalità e cultura. L’obiettivo è promuovere il benessere psicofisico, relazionale ed emozionale dell’individuo.
Il servizio del Rotary, previsto nell’ambito del progetto “Casa di Paul Harris” (Distretto 2110, anno rotariano 22-23, governatore Orazio Agrò) è stato realizzato in collaborazione con le parrocchie del Vicariato di Comiso e con il centro Thymos ed è ospitato presso i locali del convento dei Frati Minori conventuali di via degli Studi, attigui al santuario dell’Immacolata.


L’obiettivo fissato dalla presidente Bocchetti è chiaro: si tratta di un servizio che accompagna nel percorso educativo e di crescita personale, attingendo alle risorse attive e alle responsabilità di ciascuno.
Chi vuole, può telefonare al Santuario, che svolge un servizio di segreteria e prenotazione e chiedere di poter attingere al servizio, completamente gratuito. Si potrà fissare un appuntamento per colloqui individuali, ma sono previsti anche colloqui di gruppo e incontri formativi. Il servizio diventa anche uno strumento per individuare tanti bisogni.
“Il primo anno è andato bene – spiega Giusy Cubisino, responsabile dello Sportello – abbiamo avuto una ventina di richieste e abbiamo affiancato alcuni giovani e meno giovani. La maggior parte delle richieste e delle esigenze riguardano i percorsi relazionali e le situazioni emozionali. È importante un sostegno che aiuti a conoscerli e a gestirli. Il servizio non prevede nessuna diagnosi e non si sostituisce al servizio fornito dagli psicologi e psicoterapeuti. Noi facciamo ascolto e consulenza”.


Il servizio consente di analizzare le varie situazioni, aiutare ad individuare soluzioni e possibili percorsi comportamentali, cerca di favorire le relazioni a aiuta a comprendere quali possano essere gli ostacoli nei percorsi relazionali, a superare debolezze e insicurezze.
Una pietra lanciata nello stagno, un servizio concreto per bisogni spesso latenti, nascosti, mai abbastanza conosciuti e talvolta difficili da individuare. Il primo anno sta per andare in archivio, per il prossimo anno si faranno le valutazioni. “Un’esperienza senz’altro utile – aggiunge Giusi Cubisino – ciò che abbiamo fatto ci ha permesso di metterci al fianco di tante situazioni, affiancare ciascuno e sostenere nel cercare le strade da percorrere”.

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